Indubbiamente la situazione tragica che ci sta affliggendo andrà a minare anche la condizione finanziaria di numerose aree economiche. Molti esperti del settore hanno affermato come la vera crisi non è quella che stiamo affrontando adesso ma quella con cui andremo faccia a faccia appena ripreso tutto il meccanismo finanziario. Tra i settori più colpiti c’è senza ombra di dubbio quello sportivo e nello specifico quello calcistico che, con l’avvento sempre più presente degli accordi economici alla base dello sviluppo dello sport in questione, rischia veramente il collasso.
Alan Naigeon, uno dei manager più potenti ed importanti del panorama calcistico femminile internazionale, ha voluto evidenziare come questa situazione possa danneggiare notevolmente il calcio femminile. Naigeon tra le sue assistite ha nomi importantissimi come Sam Kerr, Ada Hegerberg e le “italiane” Laura Agard, Andrine Hegerberg e Lindsey Thomas.
“La mia paura è che possiamo andare indietro di due, tre, quattro, cinque anni e arrivare ai livelli dei Mondiali del 2015, spiega Naigeon, questo perché i club avranno grosse difficoltà finanziarie e come in altri settori o aziende si tende a tagliare ciò che è produttivo o remunerativo”.
“Mi aspetto che perderemo uno o due anni nella crescita del calcio femminile. Gli investimenti torneranno a un livello pre-mondiale 2019. Se sarà così, saremo comunque fortunati”.
Un’altra problematica che vedono proprio i manager e le società coinvolte in prima persona sono i rinnovi dei contratti. Molte giocatrici hanno il contratto in scadenza quest’anno e difficilmente verranno rinnovati andando incontro ad una rescissione che non garantirebbe la possibilità di trovare un’altra squadra capace di assicurare una situazione agevole economicamente parlando.
Credit Photo: Pagina Instagram Alan Naigeon