Recentemente è iniziato il campionato di calcio femminile Brasiliano con un nuovo e ampliato format. Per la prima volta il “Brasileirao Feminino” avrà due divisioni, A1 e A2, con 8 club in ogni divisione. La lega durerà sei mesi al posto di quattro. Tutte le squadre giocheranno almeno 14 partite.
Per aumentare l’esposizione e la visibilità mediatica della lega, la CBF ha deciso che i primi sei club del campionato maschile parteciperanno automaticamente con la selezione femminile nella divisione maggiore.
Questa scelta fu incoraggiata dalle richieste del CONMEBOL, secondo cui tutti i partecipanti della Copa Libertadores devono avere una squadra femminile all’interno della società.
La maggior parte dei club non ha ancora seguito la direttiva. Il problema principale rimane la precarietà dell’investimento finanziario relativa a tale operazione, in particolare per club in difficoltà economiche. Inoltre le leghe brasiliane non incentivano la creazioni di selezioni femminili: il premio per la squadra femminile vincitrice del campionato è di appena 35.787€, mentre la scorsa stagione il Palmeiras, campione del Brasilerao maschile, ha ricevuto un premio di 5 milioni di euro.
Le scarse risorse economiche hanno causato un progressivo abbandono delle migliori giocatrici dalla lega brasiliana, per trasferirsi in campionati con remunerazioni maggiori. Questo esodo ha causato un calo nell’interesse per il campionato. Al match d’apertura tra Flamengo e Vitoria hanno presenziato solo 420 tifosi, con un ricavato negativo di 1.581€. Ancor peggio ha fatto il match tra Corinthians e Sao Francisco, con 125 fans e un deficit di 1.223€.
La lega brasiliana si augura che il nuovo format susciti maggior interesse nel pubblico calcistico, nonostante gli scarsi investimenti dei club e la partenza di calciatrici di primo livello.
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