In un pomeriggio a dir poco umido e freddo e su un campo in stile retrò tanto per non offendere i pochi fili d’erba che riuscivano eroicamente a fare capolino tra il fango, la Juve torna concreta e cinica e si sbarazza di un Milan che solo pochi giorni prima aveva ribaltato la Roma in casa ed il Sassuolo in trasferta da situazioni di svantaggio. Gli ingredienti per temere uno scivolone fisico e mentale delle bianconere c’erano tutti. Partita sprecata contro il Napoli la settimana prima, Milan in forma e in trend positivo, campo di patate, pioggia ed avversarie dirette più vicine entrambe di due punti. Per un attimo i pensieri tornano a quel pazzo 2 a 2 allo stadio Brianteo di Monza del 2019 e a quei tre punti buttati via al 93mo in un rocambolesco pareggio tra pioggia e pozzanghere immense dove vinsero comunque tutte e due le squadre per il coraggio dimostrato nel giocare lo stesso.
Oggi no, l’occasione è troppo ghiotta, l’Inter ha appena pareggiato 4 a 4 contro una Lazio pazza quanto ben messa in campo. Se non avessero sprecato un sacco di rigori decisivi durante la stagione, forse oggi le biancocelesti sarebbero nella Poule Scudetto a mio avviso meritatamente.
Oggi no dicevo, ma questo è un pensiero che pervade il tifoso non certo le ragazze bianconere né tantomeno il Mister che per l’occasione si trasforma anche in Chef modificando a suo vantaggio tutti gli ingredienti potenzialmente negativi di giornata. Squadra solida e veloce con Brighton a centrocampo dal primo minuto. Ci vuole una roccia al fianco di Schatzer ed Abi dimostra sin da subito di esserlo.
Tempismo, forza, tenacia, fisico e visione da far già brillare gli occhi anche se è appena arrivata alla Juve, la difesa ed il recupero palla a chi si era permessa di sfuggirle sono un ottimo biglietto da visita…chissà quando si sarà ambientata del tutto…. Qualcuno deve aver comunque detto a Girelli poco prima dell’inizio del match che Piemonte ha rifilato un poker alle nerazzurre per cui bisogna risponderle. Sarà un caso, ma Cristiana quando ci sono delle sfide risponde sempre presente o almeno il fato ce ne regala le conseguenze. La potenza del gruppo bianconero dopo i primi minuti di studio esplode in tutta la sua luce esaltando chi sin da subito vuole ribadire che di capocannoniera ce n’è una sola. Girelli ne fa tre …solo tre, ma in 12 minuti …solo dodici minuti mettendo a referto la sua terza tripletta bianconera della storia che andrà a fare compagnia alle venti doppiette e ad un poker da quando è alla Juve.
Tra due magie di testa ed una di destro della nostra numero 10 fa capolino Capitan Boattin anche lei a referto nel 6 a 0 di giornata con un sinistro sotto porta a conclusione di un contropiede a dir poco splendido. Lisa ce’ e si vede, la manovra è fluida e concreta. Ma che bella giornata dico io quasi incredulo, mai avrei scommesso di chiudere il primo tempo sul 4 a 0 anche se alla Juve era già capitato altre sei volte in passato ma con altre squadre.
Il Milan è frastornato, ma si impegna come dimostrano anche i dati statistici, non molla e cerca come può di arrivare al tiro. Massimo rispetto per questa squadra giovanissima che sarà per forza l’ago nella bilancia nella corsa verso il titolo ormai tagliata fuori per i punti in classifica ottenuti, ma sicura mina vagante almeno per le prime tre della classe. Nessuno le sottovaluti.
E così ormai tagliata fuori sul campo dalla lotta per la poule scudetto, la compagine rossonera per una serie incredibile di “sfortunati eventi” comaschi, se ne ritrova compresa grazie stavolta ad una partita di carattere delle ragazze azzurre che capovolgono il pronostico con un netto 4 a 2. Nella partita giocata in contemporanea in terra campana.
Davanti ad un Napoli volitivo il Como getta così alle ortiche il suo primo possibile approdo alla Poule che comunque (e per fortuna per quanto mi riguarda) il prossimo anno non ci sarà più.
Il Milan è costretto suo malgrado a ringraziare La Juve per quanto accaduto allo Stadio Giuseppe Piccolo di Cercola Perché la vittoria partenopea arriva proprio grazie anche ai gol delle ragazze bianconere in prestito, Sliskovic e Moretti.
La Juve toglie, la Juve da. Milan in Poule Scudetto e tanti saluti.
Ma tutto ha un costo e così grazie allo 0 – 6 maturato al Vismara, la Juve aggiunge una nuova squadra tra quelle trafitte più di cinquanta volte nella storia. Ora, Sassuolo, Roma e Fiorentina hanno una compagnia in più.
Come ultima chicca vi lascio una simpatica coincidenza che lega Pauline Peyraud-Magnin a questo ennesimo clean sheet, il 128mo per la Juve
La nostra nr.16 chiude l’incontro per la prima volta da Capitana dopo l’uscita dal campo prima di Boattin e dopo di Bonansea diventando così il sedicesimo Capitano della storia della Juve e portandosi a casa il suo 43mo clean sheet personale. La giusta chiusura ad una giornata perfetta.
Fino alla fine