“Se esiste la più piccola possibilità che qualcosa possa andare male, allora andrà male…”, è questo ormai il motto dei tifosi lariani che in tre partite hanno visto letteralmente sgretolarsi un sogno che si stava realizzando: vedere le ragazze della Como Women competere nella “poule scudetto”, mini competizione riservata alle prime cinque della classe. Un sogno che le lariane avevano saldamente in pugno e che hanno visto svanire nel giro di un mese, più per episodi sfortunati che per demerito loro.
Il primo tempo, come ormai da copione che va avanti da inizio campionato, vede le ragazze di mister Sottili molto più agguerrite delle rivali partenopee che, comunque, riescono a impensierire, (e non poco), la retroguardia lariana.
A una manciata di minuti dall’intervallo, è la slovena Kramzar a portare in vantaggio la formazione ospite che vede la poule scudetto in virtù del risultato di Milano dove la Juventus capolista si stava divertendo a prendere a pallonate le rossonere (finirà poi 0-6 in favore delle bianconere).
Alla fine del primo tempo, sugli spalti, sembrava di essere ritornati tutti adolescenti: merito della Panini e della lega di serie A femminile che avevano deciso di omaggiare tutti i tifosi con uno splendido album di figurine dedicato alle calciatrici; su ogni seggiolino e in tutti gli stadi delle competizioni femminili dell’odierna giornata di serie A, venivano dati in omaggio, a ogni tifoso, un album contenente due pacchetti di figurine. L’iniziativa è stata molto apprezzata dai presenti, si sentivano dialoghi tipo: “ho una Pellinghelli doppia da scambiare, avete la Sabatino?”, o ancora “mi date la Rosucci per una Merlo”? Insomma, un bel regalo apprezzato da tutti!
E così, tra una figurina e l’altra, si arriva al secondo tempo che vede un Napoli molto più battagliero rispetto alla prima frazione di gioco. Infatti dopo appena quattro minuti, arriva la rete del pareggio e tre minuti dopo il 2-1 per le napoletane, frutto di una splendida azione da solista di Banusic, una giocata maestrale, da applausi.
Eppure le nostre ragazze non stavano giocando affatto male, anzi: le occasioni non sono mai mancate, ma è nel momento decisivo che quella palla non vuole proprio entrare nella porta avversaria, tranne verso il minuto settantasette quando ancora Kramzar firma il 2-2.
Dieci minuti più recupero… a questo punto era lecito crederci un po’ di più ma, evidentemente, il destino aveva altro in serbo ( e anche in croato): tre minuti dopo, le partenopee si portano sul 3-2 per chiudere definitivamente la contesa un attimo dopo mettendo a segno la quarta rete.
Si conclude così la gara e anche il sogno lungamente accarezzato: per Rizzon e compagne sarà nuovamente battaglia nella “poule retrocessione”, che vede in gara le squadre dal sesto al decimo posto. Per fortuna dal prossimo anno non ci sarà più questo strano regolamento, e il campionato si disputerà in ventidue giornate di gioco: infatti al termine di questo, dalla serie A retrocederà solo una squadra mentre, in contemporanea, dalla B ne saliranno tre.
Sono più che sicuro che le ragazze sapranno onorare al meglio il torneo che inizierà a marzo e faranno tesoro di tutti gli errori fin qui commessi.
Natanaele Rullo