In una calda giornata autunnale, domenica all’ora di pranzo, allo stadio Ferruccio di
Seregno, le ragazze del Como Women sono scese in campo contro il Napoli femminile in
una partita molto sentita da parte delle tifoserie per via delle ex giocatrici presenti nell’una e nell’altra formazione. Emozione da parte dei tifosi locali che hanno rivisto e salutato
Lundorf e Martinovic, così come lo è stato per la De Estal che non si è sottratta all’affetto
dei partenopei.
Tra risate e chiacchiere varie ci si avvia all’inizio del match. Le sensazioni sono positive,
molto positive: tutti si aspettano di vedere una grande prestazione da parte delle ragazze e
non resteranno affatto delusi.
Ore 12.30 precisi: l’arbitro dà il via alla gara. Ore 12.31 circa: Nischler incorna di testa, 1-0 per il Como. Como che mantiene il pallino del gioco concedendo poco o nulla alle
avversarie che, comunque, rischiano di pareggiare su calcio di rigore concesso per un fallo
di reazione. Rigore che si stampa sulla traversa, allontanando così il pericolo.
Al minuto quarantadue, sugli sviluppi di una meravigliosa azione corale, la ex Elisa Del
Estal aggancia al volo un pallone vagante e realizza il goal del 2-0. Un bellissimo goal, un
capolavoro a dirla tutta.
Questa rete mi è rimasta impressa, non tanto per la bellezza del gesto atletico di Elisa,
quanto per quello che è successo prima: nei quindici secondi che hanno preceduto questa
azione, la Del Estal si trovava a terra, a centrocampo, dopo uno scontro di gioco con una
avversaria. Come se nulla fosse successo, si è rialzata e ha cominciato a correre
velocemente verso l’area di rigore napoletana fino a concludere l’azione con la sua realizzazione personale. In quell’attimo, oltre ad esultare insieme agli altri tifosi presenti in
tribuna, ho pensato che, fosse successa una cosa simile nel massimo campionato, qualsiasi
calciatore della serie A maschile sarebbe ancora in campo a rotolare dal dolore! Questa è la
differenza tra il calcio maschile e quello femminile: le donne hanno più testa, ma soprattutto sono più leali e corrette!
Come successo ad inizio gara, neanche il tempo di fischiare la ripresa del gioco che la
lariana Nadine Nischler porta a tre le reti per le padrone di casa.
Si va all’intervallo e un gruppo di tifosi attira la curiosità del sottoscritto e dei tifosi seduti
vicino a loro: portano tutti una maglietta bianca con scritto “Nischler Team” e dopo una
breve e piacevole chiacchierata con loro ho appreso che trattasi di amici, conoscenti e
familiari della giovane Nadine. I genitori di lei erano visibilmente commossi e orgogliosi
della loro amata figlia, e anche la giovane ragazza è stata contenta di aver messo a segno
due importantissimi goal davanti alla sua famiglia.
Alla fine della gara, il cui risultato non cambierà più nonostante gli attacchi pericolosissimi
del Como, la Nischler si presenterà in tribuna per posare,insieme ai suoi familiari e loro
amici, per una bella foto a ricordo di questa meravigliosa giornata, per poi concedersi, come
le sue compagne, a foto e autografi con i tifosi.
Natanaele Rullo