Simona Sodini, ex calciatrice ed insegnante presso la nostra rubrica “A Scuola di Tecnica” per Calcio Femminile Italiano, non ha bisogno di troppe presentazioni: per chi di Calcio, al femminile, conosce la vita e la storia.
Simona raggiunge subito la Serie A con il passaggio al ACF Milan, squadra con cui vince scudetto e supercoppa italiana. Dopo appena un anno ritorna in Sardegna, ancora Serie A con due neopromosse, nuovamente con l’Attilia Nuoro e la stagione successiva con l’Atletico Oristano.
Dal 2002 al 2005 gioca nel Torino, ma vuole prendersi una pausa nel M. Matese Bojano, in Serie B ancora a Oristano, prima del ritorno definitivo alla maglia granata a Torino nel 2007. Maglia con la quale, stavolta rimane fino al 2012, nel campionato 2008-2009 è stata vice capocannoniere con 22 reti, alle spalle di Patrizia Panico.
Nell’annata 2013-2014 passa all’Inter Milano dove rimane fino a gennaio 2014, quando si svincola e si accorda con il Luserna; ma si ferma qui: nell’agosto 2014 decide di accettare l’offerta dal neopromosso Cuneo, dove milita per le successive tre stagioni. Con il passaggio del titolo sportivo del club cuneense alla neonata Juventus, il 9 agosto 2017 si accasa alla squadra bianconera.
Infine chiude la sua lunga carriera, ricca di soddisfazioni, nella stagione 2018-2019 per la sua terza volta, 6 anni dopo, al Torino, nella neonata Serie C.
Raggiunta dalla nostra redazione, dopo il big match tra la Juventus ed il Milan (terminato 1 a 3 per le giallorosse) a Simona il difficile compito di analizzare la gara, secondo un suo punto di vista tecnico: “Mi è parso evidente un netto stato di forma tra le due squadre , Roma sicuramente superiore sia dal punto di vista tattico che nell’ interpretazione dei singoli , probabilmente dovuto ad una condizione atletica migliore” .
“A mio parere il risultato è derivante dal programma e dal progetto che la Roma ha messo in piedi più di tre anni investendo sulle allora giovani calciatrici e in particolare modo Serturini (aimè non presente a questa sfida), Giuliano , Greggi , stanno evidenziando i loro grandi mezzi già riconosciuti da tanti addetti ai lavori ma che in società hanno saputo aspettare”.
Le ragazze di Alessandro Spugna con un baricentro piazzato sui 51.3 mt. sono riuscite a sviluppare sia in fase difensiva che in costruzione l’atteggiamento giusto per portare a casa tre punti fondamentali per la corsa al secondo titolo (il secondo di fila per le Capitoline).
La pericolosità è stata accentuata nell’attacco alla porta della Juventus, con il 43.6% della sfere verso la porta avversaria, ed una efficacia nei tiri dentro: con 7 occasioni sfruttate tutte al meglio, e con 3 reti che di fatto hanno chiuso la sfida.
Infatti nella rete di testa di Manuela Giuliano, al 27’: “Nella circostanza Manuela ha evidenziato tutte le sue qualità che ha messo a disposizione della squadra con giocate e addirittura realizzazione” . Questa marcatura ha caricato il gruppo, andando a riposo in vantaggio, ed ha segato le gambe alle avversarie nella ripresa quando in sette minuti: con Haavi e Viens (tra il 50’ ed il 57’) ha messo fine alla super sfida della 6° giornata.
Campionato ancora apertissimo, certamente, ma la Roma vista in campo (fino ad ora) sembra ancora più consapevole dei propri mezzi e delle sue capacità vincenti e senza paura affronta ogni partita come una finale. Staremo a vedere ed insieme commenteremo, grazie al supporto (come nel nostro caso di oggi con Simona Sodini) questo avvincente Campionato.