La pausa natalizia potrà portare dei pericoli, ne parliamo nel nostro appuntamento di “A scuola di tecnica” con Elena Proserpio Marchetti, ex giocatrice di Serie A ed allenatrice di Calcio Femminile abilitata, che ci illustri le dinamiche di ripresa fisica delle attività, dopo il “panettone di fine d’anno” e qualche suggerimento o meglio “consiglio” che deve avere una calciatrice nella sosta, ed in taluni casi adottare.
“Sebbene tutte le società si avvalgono ormai quasi tutte di esperti della nutrizione e danno alle ragazze programmi atletici e tecnici da svolgere individualmente”, ci dice Elena, ma siamo certi che questo recupero fisico porterà beneficio, oppure durante le settimane tra le mura di casa si deve continuare con controllo e allenamento fisico?
“Per le atlete che non hanno queste risorse a disposizione, ci sono delle accortezze . La morigeratezza, in primo luogo. Non esagerare con il cibo e continuare a fare attività fisica.
Vanno benissimo corse a piedi e in bicicletta, il trekking e la piscina.
Ovviamente più rischiose attività quali sci e pattinaggio sul ghiaccio…
Il riposo fa parte del cosiddetto ‘allenamento invisibile ‘ che permette al fisico di recuperare energie. Lo stacco servirà anche a ricaricare le batterie mentali e a ritrovare il campo con le giuste energie”.
Dopo le giornate di festa, al rientro con le società vedranno utilizzate delle AMICHEVOLI DI SQUADRA per proseguire nella costanza fisica, ma è certo che questo non comporti infortuni non voluti?
“Le amichevoli portano sempre con sé la duplice veste di indicazioni tattiche e rischi infortuni, ma questo fa parte del gioco e si mette in conto.
Ogni allenatore decide secondo le proprie esigenze”.
Occorreranno dei nuovi STIMOLI CALCISTICI, secondo te, oppure le atlete rientrano sempre in linea con gli schemi e le situazioni lasciate al loro inizio sosta? “Le calciatrici di alto livello sono ormai mentalmente al top e lavorano al massimo. Sono professioniste e gli stimoli stanno nel loro stesso lavoro quotidiano.
Per le non professioniste, la passione per questo sport è il traino che le porterà sempre a dare tutto”.
I carichi abituali delle singole calciatrici cambiano, da atleta ad atleta, al rientro vengono potenziati, a seconda delle esigenze, tutto questo secondo te perchè?
“Ogni staff decide la programmazione in base anche a test atletici che solitamente vengono svolti alla ripresa dell’attività. I risultati determinano i carichi e il tipo di lavoro da svolgere.
Nelle atlete donne, per le caratteristiche peculiari e le risposte ormonali, è da curare con particolare attenzione il lavoro di forza e di prevenzione”.
In conclusione con il nuovo anno potrebbero esserci novità TECNICO-TATTICHE, forse i nuovi studi e nuovi obbiettivi porteranno a miglioramenti dei risultati.
“Il calcio tutto è in continua evoluzione e cambia quotidianamente.
Il lavoro secondo su cui puntare l’attenzione e che ancora differenzia il calcio italiano femminile da quello per esempio inglese, è quello su trasmissione e primo controllo.
La trasmissione della palla deve avvenire in tempi brevi, con la giusta forza e la stessa deve essere controllata e resa giocabile prima possibile.
Per evitare il naturale accorciare degli avversari e ovviamente la pressione sul portatore e la chiusura delle linee di passaggio.
Se, per esempio, controllo, conduzione e trasmissione da centrale a play in Inghilterra avviene in 3 secondi, in Italia avviene in 6 e questo fa ancora tanta differenza.
Sono ovviamente numeri indicati, per esplicitare il concetto”.
La Redazione di Calcio Femminile Italiano, ringrazia il tecnico Elena Proserpio Marchetti per la sua disponibilità e tempo, per i suoi utili consigli e le auguriamo un 2024 ricco di soddisfazioni.