Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Samuela Grillo apprezzata giornalista lombarda che sulla Nazionale ci dice: “Andrea Soncin ha portato una ventata di freschezza e nuove motivazioni alla Nazionale femminile. Devo dire che il suo impatto positivo non è una completa sorpresa. Fin dal suo arrivo si è visto un cambiamento nell’atteggiamento e nel gioco delle Azzurre, frutto di un lavoro meticoloso e di una comunicazione chiara. La qualificazione a Euro 2025 e l’ottima Nations League sono la dimostrazione che la squadra ha ritrovato fiducia, compattezza e quella voglia di riscatto che serviva dopo un periodo difficile”.
La presentatrice di Telelombardia, poi, sugli Europei ci confida: “In Svizzera l’Italia potrà sicuramente recitare un ruolo da protagonista. Non sarà facile, ma se le Azzurre manterranno questa mentalità e continueranno a crescere sul piano tattico e mentale, potranno togliersi grandi soddisfazioni e competere alla pari con le nazionali più blasonate. L’obiettivo realistico? Superare la fase a gironi e poi giocarsela senza paura: il potenziale c’è tutto”.
Samuela, laureata in giurisprudenza, poi sulla presenza in panchina di tanti ex calciatori sottolinea: “Il fatto che diversi ex calciatori come Soncin, Cabrini, Filippini, Grassadonia, Ganz e Piovani abbiano scelto di intraprendere un percorso nelle panchine del calcio femminile è un segnale importante. Dimostra che il movimento sta guadagnando credibilità e appeal, attirando figure con esperienza e una mentalità vincente. La loro presenza porta inevitabilmente un bagaglio tecnico, tattico e professionale di alto livello, frutto di anni trascorsi sui campi di Serie A e nelle competizioni internazionali”.
La presentatrice nata a Varese sposta poi l’attenzione sulla crescita del calcio femminile degli ultimi anni: “Il passaggio al professionismo per la Serie A femminile è stato un traguardo fondamentale, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche culturale. Significa riconoscere alle calciatrici gli stessi diritti, tutele e dignità lavorative dei loro colleghi maschi, ponendo finalmente le basi per una crescita strutturale del movimento. Questo cambiamento ha portato maggiore serietà nella gestione dei club, investimenti più consistenti e un miglioramento generale della qualità del campionato, dagli staff tecnici alle infrastrutture”.
Sullo stesso tema poi e Samuela, con trascorsi da speaker per Radio nerazzurra, aggiunge: “L’ingresso di tante società maschili blasonate ha sicuramente accelerato questo processo. Se da un lato ha garantito risorse, visibilità e un appeal maggiore, dall’altro ha anche contribuito a creare un divario con le realtà più piccole, che devono affrontare sfide economiche importanti per restare competitive. Tuttavia, nel complesso, la presenza di club di Serie A maschile ha dato al calcio femminile quella spinta mediatica e organizzativa necessaria per attirare nuovi tifosi, sponsor e giovani talenti. È un percorso ancora lungo, ma il cambiamento è evidente e positivo”.
Passando al campionato, invece, la presentatrice non ha dubbi: “Per il finale di stagione mi aspetto una lotta serrata sia per lo scudetto che per i piazzamenti europei, con i dettagli a fare la differenza. Le squadre di vertice dovranno mantenere continuità, ma occhio anche a quelle in crescita, che potrebbero diventare mine vaganti. Sarà una fase cruciale, dove carattere, condizione fisica e gestione della pressione conteranno tantissimo. Credo che ci aspetti un finale emozionante, con sorprese fino all’ultima giornata”.
Campionato che con il passare degli anni ha strappato sempre più consensi come ricorda Samuela Grillo: “L’interesse per la Serie A femminile sta crescendo visibilmente, e la maggiore copertura televisiva su La7, Dazn e Rai ha fatto la differenza. Vedere le partite con regolarità crea abitudine, emozione e appartenenza, abbattendo quei pregiudizi che un tempo sembravano insormontabili. Oggi, per tante giovani, sognare di indossare la maglia della propria squadra del cuore non è più un’utopia, ma un traguardo concreto. Questo entusiasmo nuovo è il motore che sta facendo decollare davvero il calcio femminile”.
La chiusura è su un ‘lontano ricordo’ legato al calcio femminile: “Ho assistito a partite di calcio femminile. La primissima non esisteva ancora il calcio femminile professionistico ed era nel 1999 Tradate-Lazio. Di recente ho visto il derby di Italia Inter- Juve. Non ho ancora avuto la fortuna di intervistare una giocatrice di calcio professionista, chissà”.