Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Pietro Scognamiglio. Il giornalista, che collabora anche con “La Gazzetta dello Sport”, ha aperto la chiacchierata parlando del fresco scudetto della Roma e della recente qualificazione in Champions della Juventus., arrivati con tre turni d’anticipo:
“Alla fine la classifica rispecchia i valori emersi durante l’anno, la Roma si è dimostrata più forte e più costante. Alla Juventus va dato il merito di un ciclo straordinario di cinque anni che ha trascinato il movimento e dato anche grandi stimoli di crescita alle rivali, la Roma su tutte. L’auspicio è che negli anni a venire questo grande dualismo – la prossima puntata è la Coppa Italia a Salerno – possa diventare una rivalità per le posizioni di vertice estesa a tre o più squadre. Purtroppo le ultime giornate della Poule scudetto in queste settimane non avranno grande interesse, ma tutto sommato ritengo giusto il senso della nuova formula cioè moltiplicare gli scontri diretti tra le big”.
Il telecronista di Eleven Sport, Tim Visione e Helbiz Live sulla stagione giallorossa poi sottolinea:
“In Champions la Roma è andata oltre le aspettative, alla prima esperienza internazionale che è iniziata dai turni estivi già pieni di insidie. Alla resa dei conti, le tre sconfitte europee per le giallorosse sono arrivate contro Wolfsburg nel girone e Barcellona, non a caso le due finaliste. Nella passata stagione era stata la Juventus a entusiasmare in Europa, la distanza tra i nostri club e le big del continente è ancora ampia ma nel giro di qualche anno si potrà ridurre”.
L’attenzione, poi, del redattore lucano classe 1984 di Ubitennis, iscritto all’ordine dei giornalisti dal 2007, si sposta sulla Nazionale:
“Ci sono stati momenti di grande difficoltà, con la sconfitta con l’Irlanda del Nord che ha fatto crollare anche il morale qualche mese fa. E’ stato poi importante sbloccarsi contro la Corea del Sud e vincere una partita combattuta e dal tasso agonistico molto alto come l’ultima con la Colombia. Saranno determinanti e non semplici le scelte della CT nel comporre il gruppo”.
Sui prossimi Mondiali in chiave Azzurra, invece, l’ex collaboratore di Calciomercato.com e Radio Sportiva, volto anche di DAZN, aggiunge:
“Non sarà semplice ripetere il cammino del mondiale francese, per l’Italia è un momento delicato di cambio generazionale. L’obiettivo minimo deve essere passare il girone, poi l’Italia troverebbe probabilmente gli Stati Uniti o l’Olanda e l’ostacolo sarebbe alto in entrambi i casi. In queste grandi competizioni, ad ogni modo, lo stato di forma di quel periodo specifico e un pizzico di fortuna possono livellare le differenze tecniche. Purtroppo è un mondiale scomodo, logisticamente e sul piano della copertura tv, il fuso orario infatti farà arrivare le partite in Italia al mattino presto e questo non agevolerà la risonanza mediatica. I risultati, ovviamente, possono compensare tutto ciò e alimentare l’entusiasmo con l’andare avanti della competizione”.
La chiusura dell’intervista è sui primi passi legati al calcio femminile sui quali Pietro ricorda:
“Un primo avvicinamento risale al 2019, quando ho invitato l’ex direttore generale della Figc e vicepresidente Uefa Michele Uva nella mia città (Potenza) a presentare il suo libro “Campionesse – storie vincenti di calcio femminile” (scritto con Moris Gasparri). Parlarne con lui e leggere il libro ha già suscitato il mio interesse, poi – quando Tim Vision ha preso i diritti – sono stato coinvolto per commentare le partite e da allora la mia attenzione è stata costante. La mia prima telecronaca di calcio femminile, che ovviamente ricorderò sempre con piacere, è stata Fiorentina-Tavagnacco a ottobre 2019. Poi grazie alla Gazzetta ho avuto negli ultimi tempi anche l’onore di seguire la Nazionale. Più che un aneddoto da raccontare, posso dire che il calcio femminile mi ha fatto conoscere una donna e una professionista che stimo molto come Katia Serra, con cui condivido preziosi momenti di confronto e arricchimento”.