Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Michela Cuppini.
Abbiamo scambiato qualche battuta con l’inviata della testata La Gazzetta dello Sport che segue da vicino le vicende del calcio maschile e femminile. Sulla Serie A, con Roma e Juve al comando, la giornalista romana non ha dubbi:
“La classifica è spaccata in due. La linea che divide la fascia della poule scudetto da quella salvezza è netta: tra la prima e la sesta ci sono 20 punti, un’enormità. Credo che alla fine lo scudetto sarà affare tra Roma e Juve. Finora la squadra di Montemurro paradossalmente ha avuto più problemi con le piccole: fatica a produrre gioco quando l’avversario si chiude. Bisogna vedere come Juve e Roma ripartiranno dopo la sosta, in Coppa Italia si è vista una Roma un po’ imballata. Penso che alla Fiorentina manchi ancora qualcosa per essere ai livelli delle prime due, però se sabato dovesse fare il colpo contro la Roma, il campionato si farebbe interessante”.
Sul format con Poule Scudetto e Poule Salvezza la Cuppini, che ha studiato Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo presso La Sapienza, aggiunge:
“Con questo format è aumentato il numero di partite, 28 anziché 22, e questa per gli appassionati è sempre una buona notizia. Ma soprattutto diminuisce la possibilità di assistere a partite che non hanno nulla da dire. Il campionato sarà più avvincente e non vedremo, come spesso accade a fine campionato, partite noiose tra squadre che hanno ormai raggiunto gli obiettivi. Credo che l’obiettivo sia aumentare la spettacolarità nella seconda fase con i vari scontri diretti. E poi non dimentichiamo che questo format non è una novità assoluta perché è stato adottato con successo anche in altri importanti campionati in Europa”.
Sulla prova delle italiane in Champions, invece, la penna che in passato ha scritto per Il Giornale e La Repubblica ci dice:
“La Juve è uscita presto, ma se l’è giocata alla pari contro le campionesse d’Europa in carica del Lione. Penso che l’eliminazione non vanifichi il percorso di crescita fatto a livello europeo. E poi c’è da dire che il gruppo della Juve era un gruppo di ferro perché anche l’Arsenal è un altro top club. La Roma invece è stata fantastica: alla prima apparizione in Champions partendo dalla quarta fascia ora è tra le prime 8 d’Europa. Peraltro il 5-0 contro il Polten, che ha regalato il passaggio del turno, è arrivato dopo il k.o. in casa con la Juve che con quel successo ha riaperto il campionato. Quindi non era semplice per la squadra di Spugna reagire subito. In Champions la Roma ha già fatto la storia ed ora non ha niente da perdere. Penso che se resterà leggera e spavalda potrà essere la mina vagante di questa competizione”.
L’attenzione poi si sposta sull’Europeo della scorsa estate, poco felice per la truppa di Milena Bertolini.
“C’erano grandi aspettative sulla nostra Nazionale all’Europeo. L’uscita al primo turno è stata senza dubbio una delusione. Il rammarico più grande resta il fatto che il girone era alla portata dell’Italia, però essere arrivati in Inghilterra con troppe giocatrici non al 100% ha fatto la differenza. Penso anche che la Nazionale abbia pagato il debutto da incubo contro la Francia, il 5-1, e non sia riuscita più a scrollarsi di dosso le scorie di quella pesante sconfitta. Ho visto una squadra con poche idee e una condizione fisica rivedibile”.
Sul percorso delle Azzurre poi la Cuppini sottolinea:
“Però c’è da dire che le ragazze si sono subito riscattate perché centrare per la seconda volta consecutiva la qualificazione al Mondiale è stato davvero importante, evitando peraltro il tabellone degli spareggi che sarebbe stato pieno di insidie. Per molte calciatrici sarà l’ultima grande competizione, anche per questo mi aspetto tanto”.
La giornalista professionista dal 2016 sul Mondiale poi chiosa:
“Il girone con Svezia, Argentina e Sudafrica è difficile, ma non impossibile. Le scandinave sono le vicecampionesse olimpiche, la squadra ha grande talento e fisicità e credo siano le favorite per il primo posto nel girone. L’Italia però ha le carte per giocarsela, quantomeno per il secondo posto. Poi agli ottavi non sarà facile perché potremmo trovare Stati Uniti o Olanda, le finaliste dell’ultimo mondiale. Chissà, magari un’occasione per “vendicarci” dell’Olanda che ci eliminò ai quarti nel 2019″.
La chiacchierata con la classe ’89 si chiude con un augurio al calcio femminile per il 2023:
“Spero il professionismo non sia un traguardo, ma un punto di partenza. L’interesse per il calcio femminile è in costante aumento e credo anche che in questo i risultati dell’Italia abbiano contribuito. Mi auguro che nel 2023 il movimento continui a crescere, serve investire nelle strutture ed incrementare gli sponsor. L’affluenza negli stadi è ancora troppo bassa, il format con poule scudetto e poule salvezza con partite più attrattive, in questo senso può aiutare”.