Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Manuela Tesse, ex calciatrice che in carriera ha vinto 4 scudetti, 5 Coppe Italia e una Supercoppa.
Il nome della sarda resta poi legato, grazie ad 87 presenze, a quello della Nazionale italiana, con la quale ha giocato gli Europei del 2001.
Il tecnico, reduce dalle esperienze sulle panchine di Lazio e Pomigliano, esprime fiducia sul gruppo Azzurro:
“Vista la partita amichevole con la Spagna, con l’ottima prestazione soprattutto sotto il profilo del saper soffrire, non posso che immaginarmi una squadra che si batterà con lo stesso spirito perché oltre ai valori tecnico tattici sono spinte da grandi valori morali”.
L’attenzione però deve restare alta, sul livello dell’Europeo infatti il tecnico sardo non ha dubbi:
“Paradossalmente l’Europeo è molto più difficile dei Mondiali, considerando che negli ultimi disputati comparivano solo Stati Uniti a dispetto di 7 squadre europee. Io penso ora non ci siano squadre outsider, il livello sarà altissimo”.
La classe ’76 nata a Sassari confida anche sull’entusiasmo che guarda ormai da vicino il gruppo di Milena Bertolini:
“Questo Europeo avrà poi anche un grande risvolto mediatico considerando anche il fatto che le partite saranno trasmesse su RAI 1 e Sky. Ricordo i 7 milioni di telespettatori incollati per Italia Brasile nel 2019. Il popolo italiano man mano si è innamorato di questa squadra, grazie al bel gioco proposto e alla tenacia delle nostre calciatrici nel volere ottenere un grande risultato perché troppo importante per il nostro movimento”.
Sul passaggio al professionismo l’ex difensore di Lazio, Modena e Verona, tra le altre, aggiunge:
“Il professionismo per le calciatrici è stato un atto dovuto. Resta il frutto di sacrifici da parte di tutte le donne, come me, che hanno creduto fin da piccole in questo sport trasportate dalla passione nonostante gli stereotipi. Non ci siamo mai sentite dilettanti se non nello status, abbiamo sempre messo al servizio di questo sport professionalità’ e dedizione”.
La chiusura della Tesse è sul mercato vibrante in Serie A:
“Da ex giocatrice e addetta ai lavori so benissimo che la giocatrice straniera top alza il livello soprattutto in serie A. Penso anche che se le giovani sono brave devono giocare, come nella mia esperienza da allenatrice Galli 15enne e Piacezzi giocavano regolarmente nella Torres. Spero che il cambio format con una B a 16 squadre dia l’opportunità a tante giovani di potersi mettere in mostra ma soprattutto di maturare esperienza”.