Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Lucia Anselmi. La giornalista, che segue da vicino da anni il femminile, sulla Serie A iniziata oggi ci dice: “Mi aspetto un campionato ad alti livelli. Guardando i movimenti di mercato, e anche i nuovi arrivi sulle panchine, si prospetta una stagione ancora più competitiva rispetto al passato. La Lazio neopromossa ha fatto acquisti di pregio, non ultimo quello di Martina Piemonte, mentre le altre squadre si sono rinforzate andando a colmare i gap visti nella precedente stagione”.
Lucia, penna del Gruppo Nem, in chiave mercato aggiunge:
“L’acquisto di Piemonte da parte della Lazio è davvero molto interessante e dimostra come la società sia determinata a consolidare la categoria. E’ stata una sessione davvero molto ricca e incentrata a rafforzare le rose, come il passaggio di Katja Schroffenegger al Como, una scelta molto promettente e che rispecchia le intenzioni di Mercury 13. Infine, sono molto curiosa di vedere Dragoni e Della Peruta in giallorosso, la Roma si è accaparrata due talenti che, in ottica turnover Champions, posso dare tanto a Spugna”.
La classe ’91, ex inviata del Secolo XIX, sposta poi l’attenzione sulla Champions, che si avvicina, sottolineando:
“Avere tre italiane ai gironi sarebbe davvero importante. Ricordiamoci che il format della Champions e l’introduzione di una nuova coppa Europea sono ormai alle porte e questa è l’occasione per le squadre del nostro campionato di dimostrare che il calcio in Italia sta crescendo sempre di più e merita più spazio soprattutto nel panorama al di fuori dei nostri confini. Spero che Roma, Juventus e Fiorentina compiano un percorso importante all’interno della Champions e che questa volta almeno una delle tre italiane possa superare i quarti”.
Tornando, poi, alle questioni di casa ‘nostra’ Anselmi, che ha lavorato anche con DAZN, sul formato di A e B che entreranno in scena tra 12 mesi ci confida:
“Innanzitutto ci tengo a dire finalmente. La scorsa stagione la serie B è stata emozionante con sei squadre che sono rimaste in corsa per la promozione diretta fino alle ultime giornate. A spuntarla è stata meritatamente la Lazio, ma dietro di lei c’erano team come Ternana e Cesena che hanno dimostrato di poter occupare meritatamente un posto in serie A. Quello che penso possa cambiare è sicuramente il livello anche in ottica Nazionale, dato che Soncin ha iniziato a guardare alla B, convocando Margot Shore in nazionale maggiore, e che la maggior parte delle nostre under 23 viene proprio dal campionato cadetto”.
Anselmi, premiata nel 2020 dal Gruppo Ligure Giornalisti Sportivi per la qualità del racconto della storica promozione in massima serie dello Spezia maschile, sulla Nazionale e l’arrivo di Soncin ci confessa:
“Conoscevo Andrea Soncin e sapevo che la sua esperienza e il suo modo di fare sarebbero stati impattanti sul gruppo. Ha uno staff di alto livello e tutti remano verso lo stesso obiettivo, una base importante se si punta alla crescita del nostro calcio rispetto al panorama mondiale. A parlare poi sono i numeri e le posizioni scalate in breve tempo nel Ranking Fifa, risultati evidenti di quanto questa Nazionale stia crescendo”.
Lucia, iscritta all’Ordine dei Giornalisti dal 2016, in chiave azzurra poi continua:
“Mi aspetto ora una Nazionale con un ruolo da protagonista. L’Italia deve giocarsi tutto a Euro2025, senza paura di sbagliare e giocando con quella spensieratezza e fame a cui ci ha abituato”.
La chiusura della giornalista Gruppo Nem è su un ricordo dolce legato al calcio femminile:
“Gli oltre 30mila tifosi all’Olimpico nella sfida di Champions tra Roma e Barcellona restano un momento indimenticabile, si respirava un clima che anche adesso mi fa venire la pelle d’oca. E poi ci sono stati due momenti di questa stagione che mi hanno particolarmente colpita: Agnese Bonfantini che, dopo il 3-3 tra Inter e Juventus in pole scudetto, corre ad abbracciare Cristiana Girelli, arrabbiata per aver sbagliato un rigore che poteva rivelarsi decisivo e un altro abbraccio, quello tra Camilla Labate e Fabio Melillo immortalato e rimbalzato su tutti i social. Labate era reduce da un brutto infortunio, quel giorno torna in campo e segna, in panchina a regalarle un sorriso c’è Melillo, il suo allenatore da sempre, dai tempi delle giovanili, e alla fine i due si abbracciano emozionati. A ripensarci adesso dopo che una figura così importante e preziosa come quella di Fabio Melillo ci ha lasciati quell’immagine per me è una delle istantanee più belle del nostro calcio”.