Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Emanuele Mauri. L’imitatore che da mesi sta spopolando con le “sue” telecronache, conosciuto in arte come Ematoshi, è da tempo appassionato di calcio femminile.
Emanuel nelle scorse settimane, grazie al progetto “Siamo la Cantera”, ha incontrato da vicino Barbara Bonansea:
“In quella occasione abbiamo avuto l’occasione di intervistare la Bonansea. Io domandai se a suo avviso le dimensioni ridotte di campo o porta potessero dare più spettacolarità al gioco femminile, che tecnicamente è già di buon livello e sono sicuro che possa ancora migliorare con il passare del tempo. La Bonansea ha dimostrato di essere di una ragazza dalla mentalità da vera sportiva, direi di primo livello con voglia di lavorare sodo. Si è dimostrata sempre una calciatrice a tutto tondo ed in un’ora di chiacchierata è stato bello poter approfondire sulla sua vita da sportiva”.
Ematoshi, content creator noto per i video incentrati sull’ambito calcistico in particolare sulle imitazioni, sul primo approccio con il movimento femminile ricorda:
“Ho iniziato a seguire il femminile grazie ad un mio amico, che mi portò a vedere una gara del Mozzanica. Si parla di cinque o sei anni fa. Da li, poi, ho seguito anche l’Inter a Sesto ed il Milan al Vismara. Pian piano è diventato un piacevole svago a cui concedersi di tanto in tanto. Una passione che mi portò a seguire le squadre ed i risultati, ad esempio. Ricordo le gare delle varie Giacinti, Giugliano, Marinelli e Baresi”.
Il milanese classe ’92, poi, sottolinea anche l’impatto importate dei social nel mondo del femminile:
“C‘è stato un cambiamento in positivo negli ultimi anni. Prima era pura passione, con poche infrastrutture e possibilità. Con l’avvento di realtà e club solidi si è avuto un passaggio importante da questo punto di vista anche prima del professionismo. Ora è tutto molto diverso. C’è più seguito, un impatto diverso grazie ai social con pagine dedicate unicamente alle squadre femminile. Poi i Mondiali, la copertura televisiva ha cambiato tutto anche da noi. All’estero, però, sono ancora un po’ avanti basta guardare il seguito che si ha nei vari stadi”.
Fondamentale anche la volontà dei club di investire nel movimento in rosa:
“Le tante giovani sono attirate anche dalla possibilità di sognare di vestire la maglia di Inter, Milan, Roma, Juve o Fiorentina per dire. I club stanno facendo un bel lavoro e se pensi, ad esempio, alla presentazione delle maglie dove c’è sempre un componente della prima squadra femminile. Questo ci fa capire tanto, lo reputo un segnale importante da cui partire anche in chiave futura. Poi nell’espansione del femminile aiuta tanto anche la copertura televisiva aumentata rispetto al passato”.
Sui ricordi legati al femminile Emanuele non ha dubbi:
“Giugliano mi piace tanto. Ha corsa e qualità, capacità nei passaggi e nei lanci lunghi. La ricordo con la maglia del Milan dove da giovanissima già faceva la differenza, era impossibile non apprezzarla. Ora spero possa fare bene ai Mondiali, competizione importante dove conta forma atletica e testa. L’Italia ha la possibilità di fare bene e superare il girone”.
Ematoshi, che aspira a diventare uno speaker radiofonico ed un telecronista, chiude la chiacchierata con la sua personale ascesa sulla quale ci dice:
“Le imitazioni le ho sempre fatte, dai tempi del calcetto con gli amici e spesso usciva qualcosa di particolare. Loro mi hanno dato la forza perchè ho visto che divertiva cosi lo scorso anno ho cominciato a fare qualche clip. Ho avuto un bel riscontro che mi ha portato ad andare avanti. Imitazioni sul femminile? Vedremo. Mi farebbe piacere fare qualche telecronaca legata alla Serie A e alla Nazionale Femminile”.