Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Elisa Camporese.
L’ex calciatrice, che ha vestito la casacca della Nazionale per 92 volte con 24 reti, ha parlato a poche ore dalla gara di ieri persa a Rotherham dall’ Italia contro la Francia:
“Purtroppo è stata una gara dominata dalle francesi. Le nostre ragazze hanno sempre tentato di giocare, senza mai perdere lo spirito che le contraddistingue. Il passivo è stato troppo severo, sono convinta che ci rifaremo nelle prossime gare”.
La classe ’84, nata a Padova e che in carriera ha vinto 4 campionati, 4 Coppe Italia e 3 Supercoppe, sul cammino europeo aggiunge:
“A mio avviso sarebbe molto importante passare il girone. Non dobbiamo scoraggiarci dopo il passo falso di ieri, sognare poi non costa nulla”.
“Purtroppo è stata una gara dominata dalle francesi. Le nostre ragazze hanno sempre tentato di giocare, senza mai perdere lo spirito che le contraddistingue. Il passivo è stato troppo severo, sono convinta che ci rifaremo nelle prossime gare”.
La classe ’84, nata a Padova e che in carriera ha vinto 4 campionati, 4 Coppe Italia e 3 Supercoppe, sul cammino europeo aggiunge:
“A mio avviso sarebbe molto importante passare il girone. Non dobbiamo scoraggiarci dopo il passo falso di ieri, sognare poi non costa nulla”.
La Camporese, che in carriera ha giocato l’Europeo del 2005 e quello del 2013, sulle prime gare in terra inglese continua:
“L’ Europeo è partito con gare che hanno rispettato il pronostico. I tanti goal realizzati dimostrano quanto questa sia una competizione emozionante quasi se non più dello stesso Mondiale”.
Sui trascorsi in maglia Azzurra vestita dal 2001 sino al 2014, l’ex centrocampista di Tavagnacco, Bardolino, Torres e Foroni Verona, ricorda:
“Indossare la maglia Azzurra è stata la gioia più grande della mia vita. Se devo citarne un momento indimenticabile la mente mi riporta al 30 ottobre 2001. Era il mio esordio con la Nazionale, in Italia-Russia giocata al Franchi di Siena con CT Carolina Morace”.La chiusura dell’ex centrocampista veneta è sul passaggio al professionismo:
“Mi sento ripagata a pieno per tutti i sacrifici fatti. Questo traguardo è meritato, per chi ha lottato prima e per chi ora ne beneficia, e spero sia solo l’inizio. E’ ovvio che cambia il riconoscimento legale di una professione, poter dire sono una calciatrice professionista è finalmente realtà anche in Italia. Meglio tardi che mai”.
“L’ Europeo è partito con gare che hanno rispettato il pronostico. I tanti goal realizzati dimostrano quanto questa sia una competizione emozionante quasi se non più dello stesso Mondiale”.
Sui trascorsi in maglia Azzurra vestita dal 2001 sino al 2014, l’ex centrocampista di Tavagnacco, Bardolino, Torres e Foroni Verona, ricorda:
“Indossare la maglia Azzurra è stata la gioia più grande della mia vita. Se devo citarne un momento indimenticabile la mente mi riporta al 30 ottobre 2001. Era il mio esordio con la Nazionale, in Italia-Russia giocata al Franchi di Siena con CT Carolina Morace”.La chiusura dell’ex centrocampista veneta è sul passaggio al professionismo:
“Mi sento ripagata a pieno per tutti i sacrifici fatti. Questo traguardo è meritato, per chi ha lottato prima e per chi ora ne beneficia, e spero sia solo l’inizio. E’ ovvio che cambia il riconoscimento legale di una professione, poter dire sono una calciatrice professionista è finalmente realtà anche in Italia. Meglio tardi che mai”.