Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Elena Mannucci, giornalista e presentatrice con un trascorso recente di tutto rispetto da calciatrice, che in apertura di chiacchierata precisa:
“Direi prima giocatrice e poi giornalista, pensando che senza calcio giocato non sarei mai arrivata al mio attuale lavoro. Ricordo tutto dai primi calci agli ultimi intensi anni, dove far combaciare calcio e televisione era diventato quasi impossibile. Il mio ricordo più bello è senz’altro la vittoria del campionato di Serie C con il Siena, nel mio primo anno di calcio ‘tra le grandi’. Poi porto vivi dentro me tanti momenti, tante compagne ed innumerevoli sconfitte che mi hanno dato modo di crescere non solo come calciatrice ma soprattutto come persona”.

Elena ex, tra le altre, di Siena, Sassari Torres, Empoli, Lucchese e Pistoiese poi sul passaggio dalle scarpe con i tacchetti al microfoni ricorda: “L’addio al calcio giocato è arrivato con il mio ingresso in Fiorentina come giornalista. La domenica non avevo più modo di scendere in campo. Il calcio giocato è un lavoro, non pagato, a tutti gli effetti e quando non riesci più a dedicare anima e cuore è il momento di salutare”.

La giornalista di MediaCo Group conduttrice a Toscana TV ed in precedenza ad Italia 7 sul momento del calcio femminile invece ci confida:
“Il passaggio al professionismo è il giusto merito che è stato riconosciuto alle giocatrici, qualcosa che chiedevamo da tanto tempo. Sarebbe il momento di riconoscere lo stesso status anche la Serie B e C. Professionismo vuol dire, però, costi elevati e ciò non è possibile a tante realtà. Indubbiamente l’avvicinamento di società maschili al femminile ha dato risalto ad un movimento ancora troppo poco conosciuto. Mi sento da giocatrice e donna di ringraziare chi ci ha sempre creduto dal giorno 0”.

La classe ’97, iscritta all’Ordine dei Giornalisti, originaria di Bagno a Ripoli sull’arrivo di Soncin sulla panchina della Nazionale invece sottolinea:
“Mi aspettavo un impatto positivo data la sua esperienza, il cambio di passo dal suo arrivo credo sia visibile a tutti! Coesione, gioco maturo, esperienza e freschezza hanno permesso la qualificazione ad Euro2025. Per quanto riguarda l’Europeo in Svizzera spero di vedere lo stesso attaccamento alla maglia e determinazione, ci toglieremo grandi soddisfazioni”.

Elena, che dal gennaio del 2023 al giugno del 2024 ha lavorato per la Tv della Fiorentina, poi sulla Serie A evidenzia: “Questa stagione è più emozionante della scorsa. C’è più competitività, le partite difficilmente sono scontate. Si sta vedendo il miglioramento in termini di organico ma soprattutto di gioco; il professionismo a questo ha portato, figure competenti e staff altrettanto alla guida delle squadre”.

La chiusura della chiacchierata con Elena Mannucci è invece sulla visibilità dedicata al calcio femminile: “A mio avviso è il primo step per ridurre il divario tra maschile e femminile. Più è forte l’informazione più saranno le persone ad appassionarsi! Vedere tali piattaforme investire nel movimento femminile è un passo fondamentale per l’affermazione del movimento. Ogni anno, però, ci sono cambiamenti continui, sarebbe bello se qualcuno ci scommettesse per un periodo prolungato”.