Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Anna Maria Picarelli.
L’ex calciatrice, che ha giocato in Nazionale collezionando 42 presenze, apre sull’uscita delle Azzurre agli Europei:
“Dopo la gara contro il Belgio mi è dispiaciuto molto per il gruppo perchè non meritava di uscire. In quella gara l’Italia ha giocato bene trovando il suo ritmo
ed ho visto un’unione di gruppo nei 90 minuti. Purtroppo, un po’ in tutta la rassegna, si è evidenziato l’ostacolo fisico perchè tatticamente e tecnicamente il livello mi è sembrato buono”.
Sul match contro l’Islanda, invece, l’ex portiere ammette:
“In quella partita l’Italia è entrata bene in campo ma il gol subito a
pochi minuti dall’inizio ha cambiato tutto. Nella ripresa con le sostituzioni la Bertolini ha provato a invertire la gara con ragazze fresche che hanno dato tanti problemi all’Islanda
creando pericolosi”.
La classe ’84 risulta più critica sull’esordio contro la Francia:
“Ho visto una squadra che mi è sembrata sorpresa dell’avversario. La Francia
è una delle formazioni che l’Italia affronta più spesso e secondo me questa
Francia è scesa in campo con qualcosa che l’Italia non si aspettava”.
Sul passaggio al professionismo, poi, l’ex portiere del Verona ci dice:
“Spero che il professionismo in Italia possa cambiare ed aprire porte a tante ragazze che prima non pensavano di giocare al calcio. Credo che il supporto della Federazione possa dare una maggiore visibilità al mondo del calcio femminile.
Il salto da un campionato dilettante ad uno professionistico darà la possibilità di far crescere le nuove generazioni di calciatrici che da adesso in poi potranno sognare di poter praticare la propria passione come un lavoro”.
Sulla questione la Picarelli, statunitense di nascita, aggiunge:
“Finora le calciatrici italiane hanno sempre fatto tanti sacrifici per poter
giocare a calcio.
C’era pochissima visibilità e pochissimi soldi e la maggior parte delle giocatrici doveva anche lavorare per andare avanti, e molte sono state costrette a smettere di giocare.
La maggior parte di loro ha messo parte della vita in pausa perchè amava questo sport e
Il professionismo ha creato un nuovo mondo e tante possibilità”.
Il componente dello staff tecnico del tema dell’Università Simon Fraser in Canada racconta poi i suoi ricordi in maglia Azzurra:
“Mi vengono cosi tante emozioni, è difficile scegliere un momento. Certamente sono orgogliosa di aver indossato la maglia Azzurra e ogni volta che parte l’inno italiano il mio cuore comincia a battere più forte. Ho giocato in tante squadre ma l’onore di vestire la quella maglia è stato unico. Per me era un sogno da quando ero una ragazzina, sono cresciuta negli Stati Uniti ma a casa nostra eravamo italiani e nessuno poteva discuterlo”.
La Picarelli chiude sulla sua partecipazione ad Euro 2009:
“Direi che gli Europei in cui ho partecipato hanno cambiato la mia vita professionistica e privata. La prima partita del torneo abbiamo affrontato l’Inghilterra e nessuno credeva
nella nostra squadra. Prima del fischio d’inizio tutti già pensavano che per
loro sarebbe stata una vittoria facile! Invece noi abbiamo sorpreso tutti
e ci siamo prese i tre punti. E’ stata una battaglia e abbiamo vinto contro una
squadra forte. Quella partita era la prima volta che qualcuno è venuto degli Stati Uniti a vedermi giocare con la Nazionale. Appena finita la partita sono andata dal
il mio ragazzo in tribuna e in quel momento mi ha chiesto di sposarlo. Quella sera
abbiamo festeggiato la nostra vittoria ed anche il mio fidanzamento”.