E’ raro vedere una donna leggere un quotidiano sportivo. Secondo i dati Istat le donne leggono più libri (48,6% contro il 35%), gli uomini più quotidiani e, quindi, è lecito aspettarsi che ancora meno donne leggano quelli sportivi. Nella pratica sportiva, le differenze di genere sono altrettanto marcate: fa sport con continuità il 28,3% degli uomini, mentre la quota femminile scende al 19,5%.
Anche sulle tribune degli stadi e davanti alla televisione le donne sono in minoranza: i dati degli ultimi Europei di calcio, per esempio, dicono che gli uomini sono stati spettatori più assidui (38,4% di share) ma anche il pubblico femminile ha comunque seguito l’evento (22,4% di share).
Eppure, per le donne lo sport diventa un’importante fonte d’ispirazione quando si tratta di arte e soprattutto di pittura. Lo dimostrano i due volumi “Immagini di Sport” (edizioni SdS) a cura di Tiziana Pikler. Sfogliando le pagine dedicate all’arte contemporanea ed escludendo le artiste straniere, le pittrici italiane che si sono cimentate con la tematica iconografica sportiva sono in netta maggioranza.
E, soprattutto, la loro arte si concentra per lo più sulle discipline cosiddette “minori”. Si va dal ciclismo di Elena Delfino, con l’immagine delle ruote di una bicicletta che attraversano lo spazio e il tempo, passando per il nuoto di Pierangela Bilotta e la mitica Ascot Race di Barbara Busetto fino al pugilato di Virginia Cavarretta che, prendendo spunto da una fotografia dell’epoca, ha ritratto un momento storico: Muhammad Alì che mette al tappeto, alla prima ripresa, Charles L. Liston; era il 25 maggio 1965 e l’incontro era valido per il Campionato del mondo dei pesi massimi.
L’acqua torna protagonista nel dipinto dedicato al kayak di Franca Donati Franceschi, ideatrice di un gruppo, Artiste in collezionismo, nato per promuovere le opere delle donne, Tra queste c’è anche Nicoletta Furlan, presente all’interno del volume con un dipinto dedicato al nuoto sincronizzato, ma anche autrice dell’opera Equilibrio, concentrazione.
I pensieri scorrono…, che ritrae una donna mentre fa ginnastica, vincitrice del concorso promosso dall’Associazione Fare Cultura dal titolo “Il linguaggio universale dello sport”. La menzione speciale nel medesimo concorso è andata a Monica Sori con un dipinto che si trova anche all’interno del volume, l’unico dedicato al calcio: Basta un pallone per…
Isabella Monari, invece, è presente con un’opera dedicata alla scherma con la quale si è aggiudicata il secondo premio alla quarta edizione dell’Annual International Fine Art Competition, Commitment to Excellence in Art & Sport promosso dal National Art Museum of Sport di Indianapolis. Infine, si torna in piscina con i tuffi di Rosalba Busani e si chiude con il tennis paralimpico di Lidia Scalzo.