Il Consiglio Federale ha stabilito nel corso della riunione odierna la chiusura definitiva del campionato di Serie A TIMVISION. “Abbiamo deciso, e questo mi dispiace, di sospendere il campionato di calcio femminile – queste le parole del presidente federale Gabriele Gravina – per quanto mi riguarda è una nota negativa. Sarebbe stato uno spot bellissimo per tutto il movimento dare pari dignità alle ragazze per quanto riguarda la conclusione almeno del campionato più importante”.
Nella riunione del 20 maggio, il Consiglio Federale si era riservato per la Serie A femminile di valutare ancora le condizioni di ripresa del campionato mancando solo 6 giornate da giocare, per non disperdere i risultati ottenuti in questi mesi in termini di crescita e visibilità e al contempo per garantire una più veloce ripresa dell’attività sportiva e degli allenamenti di gruppo con l’obiettivo di tutelare la salute delle calciatrici e il livello del campionato.
Da allora, è stato riunito tre volte il Consiglio Direttivo della Divisione Calcio Femminile e una volta l’Assemblea delle Società di Serie A. “Abbiamo illustrato tutte le iniziative che la Federazione ha proposto al fine di favorire la ripresa del campionato – ha dichiarato il presidente della DFC Ludovica Mantovani – Un protocollo ad hoc per la tutela delle calciatrici, la fornitura e distribuzione di test e tamponi, assistenza medica nell’applicazione del protocollo sanitario, un supporto concreto da parte dell’AIAC che ha messo a disposizione anche i propri tecnici e preparatori atletici, oltre allo stanziamento di contributi specifici”.
“Il messaggio della Federazione – ha aggiunto Mantovani – ha seguito le direttive internazionali, cercando in tutti i modi di privilegiare il merito sportivo: l’ultima soluzione dei play-off e play-out, ospitando le squadre coinvolte in una sede unica individuata dalla Federazione, che si sarebbe fatta quindi anche carico del rispetto del protocollo gare sia da un punto di vista organizzativo che sanitario, evitava tutte le criticità legate alle trasferte e garantiva un più ampio periodo per lo svolgimento degli allenamenti collettivi”.
“Purtroppo, nonostante tutto, le posizioni assunte dalle società sono rimaste fortemente frammentarie e dal lato delle calciatrici non emerge oggi un fronte deciso e compatto nel voler giocare. A malincuore e in controtendenza rispetto alla riapertura che fortunatamente sta interessando tutto il paese – ha concluso il presidente della DCF – comprendo la proposta di sospendere definitivamente anche il campionato di Serie A in attesa di poter fissare la sua ripresa in maniera anticipata rispetto a quanto inizialmente previsto, come auspicato dal presidente Gravina, anche per tutelare la Nazionale Femminile attesa dalle ultime decisive gare per le qualificazioni agli Europei del 2022. Lo scudetto 2019/20 non verrà assegnato, mentre per definire le classifiche con relative promozioni e retrocessioni, oltre che l’accesso alla UEFA Women’s Champions League, si utilizzerà l’algoritmo applicando gli stessi criteri correttivi validi per i campionati professionistici maschili”.
Per quanto riguarda il format della Serie B 2020/21 è stata approvata in data odierna dal Consiglio Federale la proposta presentata dalla Lega Nazionale Dilettanti per un campionato a 14 squadre, in cui saranno promosse le 4 prime classificate dei gironi di Serie C e retrocederanno le ultime 2 classificate del campionato di Serie B. L’ampliamento della Serie B era stato già discusso nel gruppo di lavoro sullo sviluppo del calcio femminile e il Consiglio Direttivo della Divisione l’avrebbe proposto a partire dalla stagione sportiva 2021/22: si tratta quindi solo dell’anticipazione di un anno sul piano di sviluppo triennale, una decisione scaturita dall’attuale emergenza sanitaria che non dà la possibilità di disputare i play-out/play-off incrociati tra Serie B e Serie C.
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