La determinazione di chi a vent’anni ha già le idee chiare su cosa vuole e su come conquistare il proprio obiettivo. Per Elisa Mele nulla va oltre la partita di ritorno contro il Medyk Konin in programma giovedì alle 20.30:
“Sono carica e concentrata, ho molta voglia che arrivi ‘il giorno’ perché so che possiamo prenderci la nostra rivincita. – commenta la centrocampista cresciuta nel vivaio del Brescia – Abbiamo la possibilità di fare bene e di passare il turno, sono davvero convinta di questo senza nulla togliere alle avversarie che, come abbiamo constatato in Polonia, sono una bella squadra, fisica e tosta. Ora abbiamo ancora qualche giorno prezioso per lavorare ed allenarci bene in modo da esprimere al meglio il nostro gioco, quello che ci caratterizza e che, purtroppo, in Polonia non abbiamo messo in pratica molto”.
Cosa non ha funzionato in Polonia?
“Ne abbiamo parlato anche in spogliatoio: la partita da parte nostra non è stata giocata bene fin da subito. Non abbiamo espresso il nostro gioco e, nonostante ciò, siamo andate sul 3-1. A quel punto, forse per inesperienza o probabilmente per una nostra inconscia presunzione, abbiamo continuato ad esporci in attacco anziché difendere e gestire il grande risultato che avevamo costruito. A questi livelli se sbagli vieni punito subito e a noi è successo così”.
Quest’anno Bertolini ha proposto quasi sempre un centrocampo schierato a cinque con te, Cernoia e Rosucci centrali. Come ti trovi?
“Mi piace molto giocare a cinque e con Valentina e Martina mi trovo molto bene. Giocando con il centrocampo a cinque nel ruolo della mezzala ho la possibilità di accompagnare molto l’azione d’attacco, posso salire, entrare in aria ed avvicinarmi molto alla porta”.
Per la gara contro il Medyk Konin sarà importante anche avere il sostegno del pubblico.
“Il sostegno del Rigamonti è sempre importantissimo. Guardando la partita del Brescia maschile e soprattutto sentendo il tifo forte, deciso, unito dentro me ho pensato: sarebbe proprio bello se in queste occasioni importanti come la partita di Champions avessimo così tanto tifo e sostegno!
Quando si fa qualcosa è importante sapere che qualcuno ti appoggia e sostiene. Una calciatrice ha bisogno dell’intera squadra e la squadra dei suoi tifosi! Nei giorni passati siamo andate per la città, per le piazze ed abbiamo incontrato la gente nella quotidianità, nel movimento giornaliero, nella loro partita che è la vita di tutti i giorni! Ora tocca ai tifosi venire alla nostra partita, al nostro momento!”.