Sentire denigrare un ruolo di cui sei stata uno dei massimi rappresentati non è mai una cosa felice e sicuramente non fa piacere. Ed è ciò che è successo ad Hope Powell. Ma bisogna fare il punto della situazione.
L’ex giocatore del Manchester United e ct dimissionario della Nazionale inglese Phil Neville pochi giorni fa ha rilasciato a Bein Sport delle dichiarazioni al veleno verso la posizione di ct di una qualsiasi nazionale definendola “frustrante per un 42enne” per poi affermare che il suo intento era fin da subito quello di lasciare la Nazionale dopo tre anni per poi andare a lavorare per un club. Parole che non hanno fatto piacere allo staff ed alla dirigenza delle ragazze di Sua Maestà con gli appassionati inglesi di questo sport che hanno storto il naso sentendo certe cose
La prima ad evidenziare il suo disappunto sulla questione è stata Hope Powell, attuale allenatrice del Brighton & Hove e storica ct della Nazionale inglese. Powell con le Leonesse ha scritto un vero pezzo di storia del movimento femminile in Inghilterra guidando la selezione nazionale dal 1998 al 2013 e vincendo l’argento agli Europei del 2009 con due Cyprus Cup e la storica partecipazione alle Olimpiadi del 2012. Ovviamente l’allenatrice ha dichiarato a Sky Sport EN di aver trovato le parole di Neville “un po’ deludenti”.
L’argomento poi si sposta sulla comprensione delle sensazioni di Neville che però non mostra alcuna sorpresa riguardo i suoi commenti: “No, non lo so. Penso che se ho letto correttamente, si trattava solo di lui che stava facendo esperienza per poi occuparsi della gestione quotidiana, che posso solo immaginare e supporre che stesse parlando di un club maschile. Ho pensato che fosse un po ‘deludente. Penso che chiunque entri in un ruolo voglia desiderare di vincere qualcosa, voler fare il miglior lavoro il più a lungo possibile e finire davvero in alto. Sono stata sorpresa dai suoi commenti? No.”
Poi Powell continua parlando del successore dell’ex Red Devils: “Penso che la cosa più importante, andando avanti, sia che è qualcuno che ha esperienza del gioco femminile. Deve essere una femmina? La mia preferenza sarebbe sì. Penso che invii davvero un messaggio positivo ad altre donne che si sforzano di diventare allenatori nel gioco e sarebbe un buon modello per le generazioni future.”
Parlando francamente Powell ha proposto la due volte campionessa del mondo Jill Ellis, ex allenatrice della selezione nazionale statunitense, che ha dato le sue dimissioni restando all’interno dell’universo USWNT solo come ambasciatrice: “È importante per me che qualcuno vada in quel ruolo con il pedigree, la conoscenza del calcio femminile e la comprensione delle donne. Spero che sarà una donna. “Penso che il primo classificato, in tutta onestà, sia Jill Ellis. Ha il pedigree, la comprensione del calcio internazionale e sa come vincere.”