Da domani, 25 maggio 2020, potranno riaprire i centri sportivi e potranno ricominciare gli allenamenti i bambini e i ragazzi delle scuole calcio. Il Presidente del settore calcio giovanile e scolastico Vito Tisci è intervenuto sulla questione. Parlando a TST Web Magazine, il massimo dirigente della categoria ha analizzato alcuni punti che stanno spingendo alcune società a non riaprire i loro centri sportivi.
“Ho chiesto di fare un protocollo per le scuole calcio con tutte le linee guida del caso. Si può fare allenamento individuale con quattro o cinque atleti per gruppo. Si può fare attività motoria. Non si può usare il pallone, non si può fare la doccia. Il genitore deve autocertificare che il figlio ha avuto o meno il Covid-19. Non si possono fare assembramenti e bisogna usare i dispositivi di sicurezza, come guanti e mascherine. Bisogna misurare la temperatura e deve essere presente un medico sul campo” ha dichiarato Tisci.
Il presidente della lega giovanile ha parlato poi di un protocollo che dovrebbe diventare operativo nei prossimi giorni: ” Lunedì sarà pubblicato un protocollo sul nostro sito per gli allenamenti individuali. C’è stata un po’ di confusione perché gli Enti di Promozione Sportiva fanno il loro protocollo”. Nonostante la ripresa, vige ancora la circolare firmata dal Presidente Gravina che impedisce ogni attività sportiva fino al 14 giugno. “Una società che non rispetta le linee guida va incontro a responsabilità civili e penali – sottolinea Tisci – al momento la FIGC non può fare dei controlli, ma è ovvio che se riceviamo segnalazioni provvederemo a renderlo noto alla Procura Federale. È un nostro dovere”.
Sarà difficile anche per le piccolissimi realtà calcistiche locali riprendere a pieno regime le attività. Del resto, con il caos che ruota intorno alla Serie A, sarebbe stato un paradosso se le formazioni dilettanti, giovanili e amatoriali ripartissero come se niente fosse. Una nuova questione da affrontare per la governance calcistica nazionale.