Martina Rosucci, centrocampista della Juventus e della nazionale italiana, campionessa d’Europa Under-19 2008, ha ricordato il passaggio in bianconero in diretta Instagram con Barbara Bonansea.
ROSUCCI
«Anche a me manca il calcio, ma quello che mi manca di più è lo spogliatoio. Alla fine passiamo la maggior parte della giornata insieme con le compagne, e quindi mancano tanto loro».
ROSUCCI SU BONANSEA
«Un suo pregio? Riesce sempre a trovare un pensiero diverso dalle altre, non è mai banale. Un difetto? Forse a volte è troppo impulsiva».
MIGLIOR MOMENTO ROSUCCI
«L’emozione più grande? Sicuramente la partita contro l’Australia ai Mondiali. Vincere al 94′ è stato bellissimo, poi Barbara (Bonansea, ndr) ha deciso di farci quel regalo con una doppietta. Diciamo che da lì è cambiato il nostro mondiale».
ROSUCCI COSA RUBEREBBE A BONANSEA
«Potrei dire la velocità, ma lei non è che fa atletica, ha tante altre qualità».
IDOLO ROSUCCI
«Il mio idolo da quando sono bimba è Del Piero, mi ha sempre dato una sensazione di speciale, caratteristiche umane che si vedevano in campo. Lo apprezzato tantissimo, mi ha fatto diventare juventina. Ho pianto tantissimo nell’ultima partita con la Juve. Dopo di lui Claudio Marchisio, perchè avevamo lo stesso numero e lo stesso ruolo».
PRIMO GIORNO ALLA JUVE ROSUCCI
«Non sembrava reale. Da una parte la felicità di essere alla Juve, dall’altra la malinconia per il Brescia, perchè eravamo arrivate ad un livello molto alto. Nel corso del primo allenamento non sembravamo bravissime, ma perchè eravamo tutte nuove. Quell’anno abbiamo fatto qualcosa di incredibile, comunque mettere insieme delle giocatrici brave non è mai semplice».
CHIAMATA JUVE ROSUCCI
«Mi ricordo che dopo l’allenamento col Brescia mi hai detto che ti aveva chiamato Rita Guarino per andare alla Juve. Eravamo un po’ stranite perchè avevamo da poco saputo dell’ingresso della Juve ne calcio femminile, ma pensavamo fosse più in là. Poi ha chiamato anche me Guarino, tornando a casa. Ci abbiamo pensato forse un solo secondo, perchè siamo juventine. Al Brescia eravamo in Champions League, quindi è stato un po’ una ripartenza però credo che il nostro ciclo lì fosse finito».
Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva