E’ un vero peccato! L’Italia ha dovuto abbandonare l’Algarve Cup proprio sul più bello. La richiesta, pervenuta dalla FIGC femminile, di lasciare il torneo, è la dimostrazione lampante di quanto il Coronavirus stia ormai danneggiando tutto il calcio europeo.
La spedizione in terra lusitana è stata comunque positiva per le Azzurre di Milena Bertolini che confermano quanto di buono emerso dall’esperienza mondiale. All’interno del gruppo c’è chi ha saputo distinguersi positivamente e chi invece ha deluso le aspettative, vediamo chi:
CHI CI HA CONVINTO
Katja Schroffenegger
L’estremo difensore del Florentia San Gimignano merita sicuramente una menzione d’onore. Chiamata a sostituire Laura Giuliani nel match contro la Nuova Zelanda, “Scioffi” si è resa protagonista di una prestazione superba che le ha permesso anche di mantenere la porta inviolata per tutta la gara. Senza togliere il rigore splendidamente parato alla White. Tra le ragazze che più si sono distinte nel torneo, Katja Schroffenegger è sicuramente la ragazza di cui si parlerà di più anche in chiave futuristica
Alia Guagni
Ufficialmente il progetto Concorde è stato chiuso nel 2003. Eppure alcuni esemplari ancora sono in grado di volare. Tra loro c’è il capitano della Fiorentina, titolare inamovibile sulla fascia. Chilometri e chilometri macinati a gran velocità uniti ad una quantità industriale di cross. Da uno di questi, Girelli ha siglato il goal del vantaggio contro la Nuova Zelanda. Nonostante le quasi 33 primavere, non si può fare a meno di Alia Guagni sul terreno di gioco
Marta Mascarello
Chiamata a sorpresa nel gruppo a seguito della rinuncia della compagine milanista, il centrocampista viola si dimostra un elemento di sicura affidabilità. Giunta a Firenze dopo una difficile annata nel Tavagnacco, la mediana si è dimostrata costante nel rendimento anche con la maglia della Viola. Una sprazzo di partita con il Portogallo e titolare nella sfida contro le neozelandesi; Mascarello dispensa sicurezza e lucidità in un centrocampo in cui spiccano presenze di rilievo. Eppure lei la sua buona figura è riuscita a farla
Cristiana Girelli & Barbara Bonansea
Ci sembra giusto metterle insieme. Il tandem d’attacco della Juventus capolista ha regalato spettacolo anche in questa Algarve Cup. Sempre letale la numero 10, leggermente fuori forma la compagna che, comunque, contro la Nuova Zelanda, è riuscita a trovare anche un ottimo goal. Non c’è molto da dire, quando loro due si avvicinano all’area di rigore avversaria è sempre meglio prepararsi ad esultare
Stefania Tarenzi
Convocata dalla ct azzurra a seguito della sua ottima stagione in corso con l’Inter. Non c’è Gloria Marinelli al suo fianco ma anche con le attaccanti della Juventus, l’ariete interista dimostra di poter giocare senza alcun problema. Bonansea le regala l’assist per il suo primo goal in Nazionale che chiude definitivamente le marcature contro la Nuova Zelanda
CHI CI HA CONVINTO MENO
Daniela Sabatino
Promossa titolare al centro dell’attacco azzurro nell’esordio contro il Portogallo, l’attaccante del Sassuolo non è riuscita a confermare quanto di buono fatto in patria. Sabatino è stata spesso lontana dalla porta e rarissime volte l’abbiamo vista potenzialmente pericolosa. Ciò non toglie che, in campionato, si è resa protagonista di una stagione personale importante. Peccato che in Nazionale non abbia saputo trovare la quadratura del cerchio che ha raggiunto con le compagne emiliane
Laura Giuliani
Evidentemente fuori forma. E’ stata una delle protagoniste fondamentali della cavalcata in Francia, ma in Portogallo Laura Giuliani ha lasciato spazio ad un clone negativo. Un errore in uscita all’esordio contro il Portagallo e Silva ancora ringrazia. Qualcosa non andava e Milena Bertolini le ha preferito Schroffenegger nella gara successiva. Chissà che magari non avrebbe giocato la finale contro la Germania; sarebbe stata l’occasione per rifarsi. Dispiace inserirla tra le peggiori, ma purtroppo a questa tornata andata così
Aurora Galli
Abbiamo ancora davanti agli occhi il suo siluro siglato contro la Cina al Mondiale ma come le colleghe bianconere, anche lei sembra essere una controparte della calciatrice ammirata al mondiale. Match non all’altezza del suo nome contro il Portogallo e conseguente bocciatura contro la Nuova Zelanda (entrata al 70′ esimo). Anche per lei vale quanto detto sulla Giuliani
Martina Rosucci
Titolare in entrambi i match disputati nella competizione, eppure rimane difficile ricordarsi azioni salienti in cui è protagonista. Tra chi non ci ha convinto lei è sicuramente quella che ha fatto meglio. Ma svolgere il compitino senza incidere particolarmente su una gara non la rende salvabile. Paradossalmente, gran parte della compagine juventina presente alla competizione ha evidenziato momenti non idilliaci