Le bambole sono il simbolo per eccellenza dell’infanzia femminile, più specificatamente le Barbie, le bambole della Mattel che hanno fatto giocare, divertire e sognare una generazione intera di bambine. E poi ci sono quelle bambine che al posto delle bambole preferivano correre sulla pista d’atletica, il fioretto schermista oppure calciare il pallone. La Mattel ha deciso di unire questi due mondi apparentemente distanti ma così vicini tra loro. Infatti l’azienda statunitense ha deciso di dedicare una delle famosissime bambole alla star del calcio femminile francese Amandine Henry.
Tutto ciò per l’iniziativa che porta avanti la Mattel dal 2015 ovvero la realizzazione di Barbie rappresentanti delle stelle femminili dello sport per valorizzare le loro vittorie ed abbattere ogni sorta di diversità. Questa battaglia portata avanti dalla Mattel non considera esclusivamente il mondo sportivo ma tutti quei mestieri che ancora oggi sono soggetti a pregiudizi e stereotipi. Alcune delle protagoniste Barbie che sono entrate in commercio sono state la chef stellato Hélène Darroze, la giornalista Apolline de Malherbe e la modella Ashley Graham.
Per l’edizione 2020, la Mattel ha deciso di buttarsi nel mondo dello sport e realizzare delle Barbie ad hoc per le donne sportive che stanno dando emozioni e speranza a tutte quelle bambine che ancora oggi si vedono precluse le strade per alcuni sport con predominanza maschile. Le prescelte per promuovere il mondo sportivo femminile sono Gisela Pulido, giovane kitesurfer, Ana Peleteiro, atleta nel salto triplo, Amanda Sampedro, capitano e centrocampista dell’Atletico Madrid, Dina Asher Smith, campionessa britannica di sprint, Olga Kharlan, stella della scherma ucraina, ed infine proprio Amandine Henry.
La centrocampista francese del Lione ha lasciato le sue dichiarazioni sull’argomento su Twitter mostrandosi orgogliosa e felice di essere stata scelta per questa iniziativa: “Sono orgogliosa di essere celebrata come una donna ispiratrice da Barbie perché è certamente emblematica ma rappresenta anche una donna con molti valori. Voglio aiutare le generazioni future a rompere il soffitto dei sogni”. Henry inoltre si dice consapevole del fatto che è un esempio per molte ragazzine e che è entusiasta del fatto che proprio grazie a lei molte ragazze stanno inseguendo il proprio sogno di giocare a calcio. Anche se è ha confessato che le Barbie non erano proprio il suo gioco preferito anzi, passava gran parte della giornata in mezzo al campo con il suo pallone; per lei c’era solo il calcio.
Per concludere, il mondo si sta accorgendo che lo sport femminile merita e sta avendo la sua occasione e l’investimento che ha fatto un’azienda importante come la Mattel ne è la prova. Potrà risultare un provvedimento fine a se stesso ma in un mondo dove i più piccoli danno retta più ai messaggi dei giocattoli che ai propri genitori potrebbe risultare efficace per puntare i riflettori su modelli di ruolo potenti e diversi.