L’ incredibile successo delle leonesse, suscita stima e rispetto, ma soprattutto incuriosisce poter carpire le considerazioni concrete degli addetti ai lavori. Ascoltiamo oggi, il punto di vista di un tecnico di Calcio Femminile, Antonio Cincotta ( Fcf Como), che ci racconta la sua opinione sul trionfo della squadra di Milena Bertolini.
Mister, quali sono le tue analisi rispetto al doppio successo in Champions League del Brescia ai danni del Liverpool?
“L’ emozione provata alla rete di Sara Gama, il respiro di sollievo nell’ altra pesantissima rete di Barbara Bonansea, le 2700 festanti persone al Rigamonti, dove anche io ho potuto assistere ad una bellissima serata, il Liverpool battuto per ben due volte, con merito e geometria. Tutto questo è quanto non potrà essere dimenticato di un successo di cui oggi tutti fortunatamente parlano.
L’ altra faccia di questa meravigliosa medaglia, è a mio parere comprensibile dalle scelte tecniche e strategiche del club bianco azzurro, che ha studiato e compiuto degli stravolgimenti rispetto alle tempistiche tradizionali del calcio femminile, marcando dei passi avanti, dei continui superamenti.
A Luglio, la triangolazione perfetta tra il presidente Cesari, il D.S Peri, e il Tecnico Bertolini ha portato un risultato gestionale significativo: anticipare di un mese il raduno, ed iniziare la preparazione atletica nella prima decade di LUGLIO. Inoltre la scelta di amichevoli internazionali per accrescere l’intensità e l’ abitudine alle sfide prestigiose, l’ inserimento di Zizioli come Team Manager, una serie di manovre che hanno garantito una crescita a 360° di tutto il progetto europeo del Brescia Femminile.
Un “Brave”, ovviamente, alle giocatrici che hanno creduto ad un progetto: lavorare bene e farlo prima, se possibile prima degli altri, riuscendo così concretamente a porsi degli obiettivi di primario livello, attraverso un percorso rigoroso e certo.
Siamo dunque ad un livello superiore: l’esperienza calcistica frustante subita contro il Lyone, ha sancito che il livello delle perfomance, più dell’ immaginato, cambia, sia per abilità tecnica che soprattutto per condizione fisica.
Ci si trova a confrontarsi con importanti realtà Internazionali (Lione, Liverpool e lunedì vedremo chi) dove c’è grande qualità e tradizione calcistica, per cui occorre adattarsi, e anche saper cambiare le tempistiche di un intera stagione, dimostrando l’ importanza delle due squadre per vincere, quella visibile composta dalla straordinaria Bertolini e tutte le formidabili atlete, e quella invisibile, composta dall’intera organizzazione dei manager e dei coordinatori del club, con un lavoro svolto ad ottimizzare ogni dettaglio. Per me, tutti esemplari.
Ringraziamo per l’ intervista e le considerazioni di analisi, il Mister Antonio Cincotta.