Giorgia Spinelli, classe 1994, ha scelto di andare a giocare in Francia, nello Stade de Reims, società che militava nel secondo campionato nazionale femminile francese, la Division 2 ora neo promossa in Divison 1.

Giorgia è cresciuta nelle giovanili dell’Atalanta, per poi passare al Mozzanica, società con la quale ha esordito giovanissima in Serie A. Nel 2015 si trasferisce a Milano per giocare due stagione nell’Inter femminile. Nell’estate del 2017 la decisione di accettare l’offerta del club francese.  In Nazionale ha vestito le maglie di tutte le selezioni giovanili (U17, U19 e U23) ed è stata convocata anche nella Maggiore sotto la guida del tecnico Cabrini.

L’abbiamo contatta per un’ intervista:

Ricordi il tuo esordio in Nazionale?
“Il mio esordio in nazionale è stato con la nazionale under 17 perche quando ero piccola non esisteva ancora l’under 16 anche se quello che ricordo maggiormente è l’esordio con la nazionale maggiore il 14 Dicembre del 2016 contro il Brasile in casa loro, è stata un’emozione unica, il sogno che avevo fin da bambina.”

Il tuo mito calcistico?
“Diciamo che come riferimento ho Javier Zanetti per quanto riguarda il calcio maschile perché è una persona fantastica, prima di essere un grande giocatore, ho avuto la fortuna di conoscerlo bene quando ero nell’Inter femminile, ed è davvero speciale; nel calcio femminile invece mi piace molto Wendie Renard del Lione.”

Quali allenatori nella tua carriera ti hanno dato di più e quali invece di meno?
“Pendo che ogni allenatore ha contribuito in maniera positiva alla mia cresciata calcistica e personale, ognuno/a di loro mi ha lasciato qualcosa che mi ha permesso di arrivare dove sono adesso.”

La volta in cui sei stata più felice e quella in cui ti sei sentita a terra?
“Sicuramente ci sono vari momenti in cui sono stata felice, tralasciando l’esordio in nazionale maggiore penso che uno dei momenti più importanti della mia carriera è stata la vittoria del campionato di seconda divisione questa stagione che ci permetterà di  giocare in prima divisone il prossimo anno, nell’élite del calcio femminile.
Il momento più brutto è stato durante l’anno all’Atalanta Mozzanica dove mi sono gravemente infortunata alla caviglia e sono stata lontana dal campo per parecchi mesi, ero giovane, a soli 17 anni ed è stato davvero difficile superare quel momento.”

Descrivi quella che secondo te è una tua qualità e quale un tuo difetto.
“Penso che una delle mie qualità sia il gioco aereo e il gioco lungo, devo migliorare un pò dal punto di vista della velocità di reazione, non è mai facile giudicarsi.”

Cosa ne pensi del mondiale appena terminato?
“Le ragazze al mondiale hanno fatto un percorso incredibile, partivamo da sfavorite e siamo state la sorpresa, hanno fatto  appassionare tanta gente al calcio femminile e penso che sia la vittoria più grande.”

Cosa ti aspetti dalle universiadi?
“Dopo il mondiale l’attenzione è puntata su di noi, era un mio obiettivo nel caso non avessi partecipato al mondiale ed è un onore essere il capitano di questa squadra alle Universiadi, è la prima volta che partecipiamo come calcio femminile e abbiamo voglia di fare bene, avevamo un girone di fuoco con Stati Uniti e Giappone ma l’abbiamo superato con grande determinazione e spirito di gruppo, stasera giochiamo i quarti di finale contro la Corea del Nord e anche se sarà dura vogliamo stupire tutti e passare  il turno, per il resto si respira davvero un clima olimpico, la cerimonia al San Paolo è stata davvero emozionante, una serata indimenticabile.”

Come sarà il futuro per il calcio femminile in Italia?
“Penso che il futuro per il calcio femminile in Italia sarà roseo, anche grazie al mondiale ora le bambine possono sognare di fare le calciatrici, le squadre maschili si stanno sempre di più avvicinando al calcio femminile ed è un bene per la crescita di tutto il movimento.”

Ringraziamo Giorgia Spinelli per la disponibilità

 

Credit Photo: Pagina Facebook