Il rifiuto di cantare l’inno americano The Star-Spangled Banner prima di ogni partita. Il suo forte supporto al movimento LGBTQ e femminista. I suoi da tempo lunghi contrasti con il presidente Donald Trump.
Tutto questo fluisce nel caso di Megan Rapinoe e la Casa Bianca.
Da tradizione ogni squadra americana che vinca un torneo mondiale viene accolta a Washington in un incontro con il presidente americano per congratulazioni della vittoria.
Gli Stati Uniti sono ad un soffio dal conquistare il loro quarto Mondiale e il richiamo alla Casa Bianca è sempre più vicino.
L’attaccante americana non condivide alcune idee di pensiero del presidente, definendolo un uomo dal doppio volto, sessista e misogino. Inoltre numerosi i Tweet di Trump su Rapinoe e la squadra degli Stati Uniti che invece afferma di non vedere l’ora di ricevere le atlete e soprattutto la stessa Rapinoe.
Al contrario Rapinoe procede verso la sua idea sostenendo che nemmeno le compagne dovrebbero andarci, in più afferma: “Mia madre non sarebbe orgogliosa se ci andassi”.
Nel frattempo gli Stati Uniti sono in clima di semifinale contro l’Inghilterra, partita che si disputa stasera alle ore 21.00 presso Lione, “Stade de Lyon”.