A poco più di 48 ore dalla sfida con la Giamaica, la Nazionale Femminile continua ad allenarsi a Reims, la città dello Champagne che venerdì allo stadio ‘Auguste Delaune’ (ore 18 – diretta su Rai 2 e Sky Mondiali, canale 202) ospiterà il match tra le Azzurre e le ‘Reggae Girlz’. Sono 10.000 i biglietti venduti (1 milione i tagliandi venduti per le 52 partite del Mondiale) per un incontro da dentro o fuori per le caraibiche e che può regalare all’Italia la qualificazione agli Ottavi con un turno di anticipo.
E se è vero che i tre gol incassati con il Brasile all’esordio dimostrano che la difesa giamaicana è tutt’altro che imperforabile, guai ad abbassare la guardia contro una nazionale che sa di avere l’ultima chance per restare aggrappata al Mondiale. Attenzione soprattutto a Khadija ‘Bunny’ Shaw, pericolo numero uno per la difesa azzurra, una difesa in cui potrebbe trovare ancora spazio Elisa Bartoli. Entrata in campo nella ripresa con l’Australia, ha contribuito alla rimonta dell’Italia: è stata lei una delle due protagoniste della conferenza stampa odierna.
“Giocare questo Mondiale è un sogno che avevo sin da bambina – ha dichiarato il difensore della Roma – vincere al 95’ in rimonta è stato bellissimo e battere l’Australia ci ha dato coraggio, forza e consapevolezza. Ora non bisogna commettere l’errore di sottovalutare la Giamaica, dobbiamo entrare in campo con lo stesso atteggiamento che abbiamo avuto all’esordio. Loro hanno qualche mancanza tattica e tecnica, ma a livello fisico e di corsa sono davvero forti. Giocando di squadra potremmo metterle in difficoltà”.
Nata e cresciuta a Roma, Elisa è soprannominata ‘Il Gladiatore’ e vedendola giocare è facile intuire il perché: “E’ per la grinta che metto in campo. La mia filosofia di vita è fare ciò che mi va di fare nel migliore dei modi, non mi faccio influenzare dai pregiudizi delle persone”. Ha una sorella, Claudia, che ha una scuola di surf a Cerveteri (“ma non faccio surf, è pericoloso”), un’ammirazione sconfinata per Totti e De Rossi (“ho pianto ai loro addii”) e un ex ‘pendolino’ come modello: “Amo Cafù, un terzino offensivo, tecnico. Un giocatore da ‘sombrero’”.
Venerdì ritroverà come avversarie due compagne di squadra nella Capitale, il difensore Allyson Swaby e l’attaccante Trudi Carter: “La loro fisicità ci metterà in difficoltà. Sono simpatiche e allegre, a Roma si sono ambientate bene”. Sulle squadre da evitare nel prosieguo del torneo ha le idee chiare: “La Germania è sempre difficile da affrontare e poi mi ha impressionato la Francia”.