La centrocampista della Fiorentina Women’s e della Nazionale Alice Parisi ha rilasciato una intervista alla Federazione Italiana. Di seguito un estratto delle sue parole: “Essere una calciatrice è la passione più bella del mondo trasformata in un lavoro. La palla mi ha sempre attratta fin da quando ero piccolina, tant’è che i maestri erano preoccupati, andavano dai miei genitori: “Ma è sempre attaccata alla rete, vuole entrare a giocare, loro sono più grandi…”. Il Mondiale? Lo vedo come un punto d’arrivo di un gruppo che ha iniziato a lavorare seriamente già da tempo, ma allo stesso tempo anche un punto di partenza che dà continuità a questa crescita sia dal punto di vista sportivo che da quello sociale“.
Ha poi continuato: “L’episodio che mi ha segnata di più? Quando mi sono laureata dopo tre anni di università in cui misi un po’ da parte il calcio giocato. Ero a un bivio: continuare a giocare o trovarmi un lavoro. Dopo i primi allenamenti post laurea il calcio tornò prepotentemente nella mia vita e capì di dover investire ancora nel calcio. Poi passai alla Fiorentina che era l’ambiente che rappresentava maggiormente il calcio come lo intendevo io“.
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