Il calcio è una vocazione, qualcosa che hai dentro ancora prima di accorgertene. Talento e voglia di sognare sono gli ingredienti principali per dare vita ad una carriera importante, fatta di sacrifici, allenamenti duri, sudore e passione.
Il sogno di Laura Giuliani, portiere della Juventus Women e della Nazionale italiana, inizia sul campetto dell’Oratorio della Sacra Famiglia a Novate milanese, anche se il primo ricordo è legato ai calci tirati al pallone nel cortile di casa insieme alla sorella maggiore.
A 6 anni Laura finisce in porta perché non eccelle con i piedi e con la corsa ed è la più alta del gruppo. Un inizio condiviso con la maggior parte dei portieri, da piccoli i centimetri fanno la differenza e sono più importanti delle capacità tecniche. Un ruolo di grande responsabilità, un mestiere per pochi, un percorso di vita iniziato casualmente e portato avanti con impegno, costanza, fatica e rinunce. Supportata e incoraggiata dai genitori, la numero 1 della Juventus e della Nazionale deve tanto alla sua famiglia e in particolare a suo nonno: era il suo primo tifoso, l’accompagnava agli allenamenti ed era presente ad ogni partita. Adesso che non c’è più Laura gioca per lui. Fondamentale per la sua vita e la sua carriera anche l’incontro con Cristian, il suo ragazzo, che da 7 anni le sta accanto. Ha vissuto con lei in Germania e l’ha affiancata nella crescita personale e sportiva, aiutandola e motivandola anche nei periodi difficili.
Autoritaria in porta, eccellente nel comandare la difesa e nell’infondere sicurezza alla squadra, Laura Giuliani entra in un’altra dimensione non appena indossa i guanti. Sempre prima il sinistro, non per scaramanzia ma per abitudine. Infilati entrambi la testa va solo alla partita: è il segnale che sta per iniziare la battaglia, la concentrazione di chi sa che non può sbagliare.
Dal campetto con gli amici alla Serie A
Nata a Milano nel 1993, Laura Giuliani inizia a giocare con i maschi nella squadra SF82 di Novate, per poi trasferirsi alla S.S. La Benvenuta, società di Bollate. Nel 2009 passa alla squadra femminile del Como 2000 ed esordisce in Serie A2 il 14 febbraio del 2010, nella partita persa 3-2 contro il Trento. La stagione successiva gioca da titolare tutte le partite del campionato, subendo solo 16 reti in 23 presenze. La squadra sfiora la promozione sul campo (arriva prima in classifica a pari punti con il Milan ma perde lo spareggio) e la ottiene a campionato concluso grazie alla mancata iscrizione della Reggiana. Laura esordisce in Serie A il 9 ottobre del 2011, nel match pareggiato 2-2 contro il Tavagnacco e conclude il suo primo anno nella massima serie con 22 presenze e 37 reti subite.
L’esperienza in Germania
Nel settembre del 2012 firma con il Gütersloh, squadra dell’omonima città che gioca nella Frauen-Bundesliga, la massima divisione del calcio femminile tedesco. In Germania ha la possibilità di trasformare la sua passione in professione e di mettersi alla prova in un campionato più competitivo e con maggior seguito di pubblico rispetto a quello italiano. Fa il suo esordio in Bundesliga contro il Wolfsburg il 14 novembre del 2012 e nel suo primo anno in terra tedesca totalizza 6 presenze. La stagione successiva si trasferisce all’Herforder, in seconda divisione, dove viene impiegata come titolare e contribuisce alla promozione della squadra in Frauen-Bundesliga. Resta un’altra stagione in rossonero prima di passare al Colonia nell’estate del 2015. L’annata con le biancorosse non è fortunata e termina con la retrocessione della squadra. Nell’aprile del 2016 passa al Friburgo, dove diventa la vice di Laura Benkhart. In campionato non trova spazio, in Coppa scende in campo in due occasioni e visto l’impiego limitato a fine anno decide di lasciare il club.
Le vittorie in bianconero
Quando, nella sessione estiva di mercato del 2017, arriva la chiamata della Juventus Laura Giuliani, che è tifosa bianconera fin da piccola, non può dire no. Conclude l’esperienza tedesca durata 5 anni e rientra in Italia con l’obiettivo di avere continuità sul campo, fondamentale per potersi esprimere al meglio nel ruolo di portiere e poter mantenere la maglia da titolare in Nazionale. Sotto la guida di Rita Guarino la Juventus centra lo Scudetto al suo primo anno di vita (la società ha rilevato il titolo sportivo del Cuneo nell’estate del 2017), battendo il Brescia ai rigori nello spareggio per il titolo. Laura dimostra sicurezza e affidabilità, in campionato incassa solo 9 reti in 23 presenze e risulta il portiere meno battuto della Serie A 2017/18. Dato statistico che si ripete anche l’anno successivo, con le bianconere che ingaggiano da inizio anno un duello serrato con la Fiorentina. Dopo aver perso la Supercoppa italiana contro le viola (1-0), la Juventus riesce a piazzarsi al primo posto in campionato e a bissare il successo battendo la Fiorentina in finale di Coppa Italia, 2-1 allo stadio Tardini di Parma, anche grazie ad alcuni interventi decisivi di Giuliani. A conferma delle due ottime stagioni il portale tedesco Kevinwomensoccer la piazza al quinto posto nella classifica dei gol subiti dagli estremi difensori del globo nell’anno 2018, con la soddisfazione di aver tenuto la porta inviolata in 20 gare disputate.
La maglia azzurra e il sogno Mondiale
In maglia azzurra, con la selezione Under 19, esordisce il 5 marzo del 2011 in un torneo amichevole. Partecipa al Mondiale giapponese Under 20, giocando da titolare le tre partite del girone. Con la Nazionale maggiore fa il suo esordio a Vicenza il 5 aprile del 2014, nella partita contro la Spagna terminata a reti inviolate, valida per le qualificazioni al Mondiale di Canada del 2015. Ha partecipato all’Europeo del 2017 svolto nei Paesi Bassi, giocando contro Germania e Svezia nelle gare del girone. Titolare indiscussa della Nazionale attuale, fa parte del gruppo che, sotto la guida del CT Milena Bertolini, ha conquistato l’accesso alla fase finale del Mondiale che si giocherà in Francia dal 7 giugno al 7 luglio.
Un sogno che sta per realizzare, vissuto con la stessa passione, la stessa voglia e lo stesso entusiasmo che aveva da bambina.
Laura lo sa e lo ha scritto un anno fa pensando a ciò che ha costruito, passo dopo passo, partendo dal nulla e ottenendo tutto:
“..Tutte le cose belle nella vita cominciano con un sogno..”
Credit photo: Federico Fenzi