Gianluca Alberti è nato a Milano 11 maggio 1968 e vive a Imola dal 2000.
Da calciatore all’età di 13 anni passa dall’Ausonia 1931 (squadra storica di quartiere a Milano) al Settore giovanile A.C. Milan per poi proseguire la carriera da senior come portiere professionista arrivando fino alla vecchia C1.
Allenatore di calcio in possesso di patentino UEFA B e fresco diplomato al corso di massimo livello F.I.G.C. MASTER A “Allenatore di Portieri di prima squadra e settore giovanile”.
Appena arrivato ad Imola si accorda con l’Imolese Calcio 1919 come allenatore dei portieri del Settore giovanile
Fino alla scorsa stagione ha ricoperto il ruolo di preparatore dei portieri di prima squadra e settore giovanile in diverse realtà calcistiche del circondario (Castelguelfo, Imola 2004, Sesto imolese etc..)
Alla sua prima esperienza come allenatore di calcio femminile.
Nelle ultime partite dell’anno scorso è apparso sulla panchina dell’Imolese femminile in sostituzione del tecnico Morotti.
Come mai hai detto si alla Presidentessa Gandolfi?
Ormai conosco l’ambiente da qualche anno perché saltuariamente, in qualità di “consulente”, ho preparato i portieri della prima squadra.
L’anno scorso Milena mi ha chiesto di andare in panchina perché a fine stagione si sono trovati senza allenatore così, avendo il patentino, ho dato la mia disponibilità, ed alla prima trasferta a Genova ci siamo salvati.
Sono rimasto alquanto impressionato dalla passione che nutrono queste ragazze verso il calcio.
Passione vera, senza altri fini, quello che ormai nei maschi non trovi così facilmente.
Finita la scorsa stagione Milena me l’ha proposto, ci ho pensato un po’ su, ho chiesto il benestare all’” ufficiale” di casa, mia moglie, ed alla fine ho risposto positivamente a questo nuovo incarico che presumo molto stimolante.
Vorrei sottolineare che la dirigenza ha una passione incredibile e una lunga esperienza nel calcio femminile quest’anno sarò circondato da dirigenti e assistenti che sono convinto mi daranno una mano nei momenti difficili della stagione.
Che obiettivi ti poni per la nuova stagione?
Non so che campagna acquisti stia facendo il nostro Direttore sportivo, ma indipendentemente da questo, cercheremo di arrivare alla salvezza matematica il prima possibile, in modo da poter far crescere anche le nostre “Primavera”.
Da quello che mi hanno detto i dirigenti siamo una squadra giovane che deve crescere molto quindi la mia priorità sarà quella di creare un gruppo affiatato e ordinato in campo.
Che sistema di gioco ha in mente?
Da buon “estremo difensore” e per queste categorie il detto: “Prima non prenderle” vale sempre. A parte le battute, nel corso della preparazione valuterò le caratteristiche delle mie calciatrici ma l’inizio sarà quasi sicuramente un’impostazione con il 4 4 2.
Che considerazione ha il calcio femminile nel circondario imolese?
Purtroppo il calcio femminile ad Imola non è molto seguito e si fanno i salti mortali per sopravvivere. Inoltre la dirigenza è alla ricerca di un “Main Sponsor” che ci potrebbe dare una mano per la stagione che si preannuncia molto impegnativa.
La domenica avremo l’onore di giocare al Romeo Galli, in alternanza all’Imolese maschile, sicuramente non potremo competere con il loro livello ma cercheremo di mettere in campo una squadra di lottatrici che daranno l’anima sperando, con questa passione e applicazione, di trovare sempre più sostenitori e simpatizzanti, magari coinvolgendo le amministrazioni Imolesi e nuovi imprenditori. D’altronde il nostro campionato di serie B è di livello nazionale e la federazione sta cercando di dare sempre più visibilità al calcio femminile che in Europa sta crescendo a livello esponenziale.