Elisa Mele, da lungo tempo Leonessa, cresce nel settore giovanile del Brescia Femminile giocando nelle categorie di Giovanissime e Primavera dove si trova a portare anche la fascia di capitano. 
Dal 2015 è tempo di puntare sempre più in alto dato le sue doti calcistiche: si trova in Prima Squadra a giocare il campionato di Serie A. 
Anche per la stagione 2016/2017 rimane la conferma come Leonessa.

Durante la stagione 2015/2016 sei stata praticamente fissa in prima squadra, dicendo quasi addio alla Primavera. è tanto grande il salto di categoria tra primavera e Serie A?
I ritmi sono più alti, il livello del gioco anche quindi si: direi che il salto è stato notevole e ci è voluto del tempo per mettermi alla pari con le altre ragazze.

Sei stata convocata numerose volte in Nazionale. Ti vedi tra qualche anno a giocare nella Nazionale Maggiore? 


Ci spero! Ho come modello tante brave giocatrici, io continuo a lavorare e ad impegnarmi , poi il tempo e le scelte del mister faranno la loro parte.

L’avventura in Champions League 2016 per il Brescia è finita ai quarti.
Per chi hai tifato alla finale: Lille o Wolfsburg? Eri presente a vedere la finale a Reggio Emilia il 26 maggio?

Speravo in una squadra Francese e così è stato: il Lille.
A Reggio Emilia ero presente! È stato il miglior modo per coronare la nostra avventura in Champions e per veder valorizzato il calcio femminile!


Cosa pensi che abbiano di più le squadre straniere arrivate in semifinale in Champions, ma in generale le squadre calcistiche femminile estere, rispetto al signor Brescia Femminile?
Anche dal punto di vista economico vi è un qualcosa in più: ciò consente di avere una disponibilità di giocatrici, staff, impianti sportivi, materiali diversa e più elevata.
Il campo segna una differenza notevole ma non ampissima, con il lavoro e qualche attenzione in più il calcio femminile italiano potrebbe arrivare più in alto

Quanto è stato emozionante giocare una partita in Champions?
Tantissimo! Pensare di essere partita dal mio oratorio e ritrovarmi al “Rigamonti”, lo stadio della mia Brescia è stata una grande emozione…indescrivibile direi!

Incredulità, soddisfazione e tanta tanta gioia!

Dove ti ci vedi tra qualche anno a livello di vita calcistica e non?
Calcisticamente non lo so.
Nella mia vita personale mi piacerebbe terminare l’università e sicuramente fare un’esperienza di volontariato tra la gente meno fortunata, come in Africa o Brasile.
Di sogni ne ho davvero tanti!

Un ringraziamento particolare ad Elisa per averci concesso quest’intervista. Le auguriamo un grande in bocca al lupo e buona fortuna per la prossima stagione che sta per iniziare!