Numerose atlete della nazionale di calcio femminile dell’Afghanistan hanno accusato di violenze sessuali alcuni membri ai vertici della Federazione afghana, oltre che il vice allenatore. La nazionale afghana è molto giovane, la sua formazione risale al 2007 e solo nel 2010 la squadra ha disputato la sua prima partita ufficiale a livello internazionale, contro il Nepal.
Lo scandalo è esploso in Giordania, luogo scelto per un ritiro della nazionale. Le calciatrici “emigrate”, cioè coloro di origine afghana ma che non praticano lo sport all’interno del loro paese, si sono insospettite quando si sono accorte di strani comportamenti attuati dal personale accompagnatore. Si è così scoperchiato un sistema, che va ben oltre il singolo episodio: abusi, ricatti, stupri andavano avanti da anni.
Non sono mancati i tentativi di denuncia, soprattutto da parte delle giocatrici che vivono fuori dal paese afghano. Risultato? Nove di queste sono state espulse dalla squadra, ma le denunce sono continuate fino ad arrivare alla FIFA, che ora indaga, insieme al presidente del paese, Mohammed Ashraf Ghani. La BBC si è resa inoltre protagonista di una serie di interviste ad atlete, non solo calciatrici, e sembrerebbe che questo sistema di abusi e molestie non sia confinato solo al mondo calcistico.