Capita spesso che, dopo aver subito un infortunio, il medico prescriva un ciclo di sedute di tecarterapia. Ma che cos’è la “tecar”? Essa è uno strumento elettromedicale, che sfrutta la diatermia ad alta frequenza.
La tecarterapia, chiamata anche solo tecar, è formata da un macchinario a cui vengono collegati una piastra e un manipolo. Essa è in grado di creare un campo magnetico, quindi un flusso energetico, che attraversando i tessuti li riscalda dall’interno.
Il calore comporta una vasodilatazione dei vasi sanguigni e linfatici e di conseguenza determina un maggior afflusso di sangue che contribuisce a rendere più veloci i tempi di recupero.
I manipoli e le modalità di funzionamento possono essere di due tipi :
1- Resistivo, manipolo con elettrodo metallico, dove il metallo è direttamente a contatto con il copro. Agisce sui tessuti a maggior resistenza (osso, cartilagine, tendini).2- Capacitivo, manipolo con elettrodo metallico isolato, dove il metallo, grazie all’isolante, non rimane a contatto diretto; agisce sui tessuti molli (muscoli, sistema vascolare linfatico).
Applicazioni nello sport
- Lesioni muscolari
- Traumi (distorsione, contusione, fratture)
- Problematiche articolari
- Edemi
- Rachialgie, lombalgie
- Patologie adduttorie/pubalgia
- Borsiti
- Tendinite achillea
- Fascite plantare
Controindicazioni
- Donne in gravidanza
- Portatori di pacemaker
- Patologie tumorali in atto
- Pelle lesionata
La tecarterapia è una terapia semplice e non invasiva, essa è in grado di ridurre significativamente i tempi di recupero e di guarigione, centinaia di squadre professionistiche la utilizzano per permettere agli atleti di recuperare in tempi brevi.