Casa dolce casa. L’acquisto della prima abitazione è probabilmente uno degli emblemi del definitivo passaggio all’età adulta e il Brescia, a trent’anni suonati (fondato nel 1985), è pronto per questo fondamentale salto di qualità. E avere un centro sportivo di proprietà, come le grandi squadre europee dal Wolfsburg al Lione, non è più un sogno per la società del presidente Giuseppe Cesari: uno che ai voli pindarici però preferisce da sempre i progetti realizzabili.
Proprio come quello della nuova casa biancazzurra: le risorse, con più di qualche sacrificio e un mutuo in arrivo, ci sono; l’area è stata individuata e le basi di un progetto innovativo e adatto alle necessità della società sono già state poste. Mancano solo le firme per l’acquisto del terreno, di proprietà comunale e che andrà nuovamente a bando di gara dopo che nelle prime due occasioni l’asta era andata deserta (per 470.000 euro), per iniziare un iter che con ogni probabilià darà il Brescia un nuovo stadio entro la stagione 2017/18.
L’impianto sarà costruito nel quartiere di San Bartolomeo dove potranno giocare e allenarsi la prima squadra e le quattro formazioni del settore giovanile. Al costo di 2 milioni di euro, a carico della società guidata da Giuseppe Cesari, sono previsti un campo di calcio a 11 e due da 7. Il primo sarà dotato anche di tribune coperte da 1.000 posti. Il presidente ha confermato che si è ai dettagli per dare una “casa” di proprietà al calcio femminile bresciano.
Home Calcio Femminile Serie A Il Brescia Calcio Femminile ha trovato casa: uno stadio per le leonesse