Alla vigilia dell’esordio casalingo contro la Fiorentina Women’s, coach Carolina Morace ha parlato alla stampa in conferenza, presentando la sfida in programma domenica alle 12.30 al Centro Sportivo Vismara. Queste le sue parole.
APPROCCIO TATTICO
“I due moduli che ho utilizzato in avvio di stagione sono stati il 4-3-3 e il 3-4-3. Entrambi hanno funzionato, quindi vedremo domani come affrontare la Fiorentina“.
SULLA PARTITA
“Quella di domenica sarà una sfida al vertice, perché entrambe le squadre hanno nomi importanti. Mi sento di dire che Fiorentina e Juventus sono le favorite per lo scudetto, visto anche il mercato fatto e l’esperienza maturata in Champions. Noi veniamo un gradino dietro, per motivi logici, visti che noi siamo una squadra nuova. Attenzione anche a Sassuolo e Roma, squadre molto attrezzate. Credo che comunque nel complesso sarà un campionato insidioso, dove sarà facile perdere punti per strada. Noi, ad esempio, abbiamo vinto a Bari pe 6-0, ma sono convinto che non sarà un campo semplice per le altre“.
SULLA SQUADRA
“Dall’inizio col mio staff abbiamo cercato di creare una squadra. Molti dicono che abbiamo preso il Brescia. Sotto un certo aspetto è vero, ma non abbiamo preso tutte le titolari anzi, alcune ragazze non giocavano. Ho avuto la fortuna di trovare ragazze intelligenti, molto duttili“.
EFFETTO-MILAN
“L’effetto del nome Milan è ancora forte, indipendentemente dai personaggi. È normale che il fatto che ci siano figure come Leonardo e Maldini renda il tutto ancora più forte“.
OBIETTIVO
“Sono convinto che il nostro obiettivo deve essere quello di esprimere un bel gioco. Vorremmo ispirarci ai simboli della storia rossonera, tutte le formazioni vincenti”.
SULLE RAGAZZE
“C’è una chiara differenza tra ragazzi e ragazze, proprio nell’approccio verso le difficoltà. Non è facile allenare le donne, perché negli uomini c’è dietro una scuola calcio. È molto diverso. L’ovazione di San Siro? È stata un’ulteriore iniezione di fiducia verso le ragazze“.
LIVELLO PERSONALE
“Sono una che continua a studiare, mi piace osservare gli altri allenatori, ma fondamentalmente non mi ispiro a nessuno. Che coach sono? Non sono amica delle calciatrici, credo nel lavoro, nella sua organizzazione. Sento di essere rispettata dalle mie ragazze“.
FUTURO
“Io sulla panchina della Prima Squadra maschile? No, Rino sta bene al suo posto, io al mio. Con lui ci sentiamo spesso, ci confrontiamo. Settimana prossima verrò a seguire i suoi allenamenti“.
Credit Photo: AC Milan