Secondo acquisto stagionale per l’FC Sassari Torres Femminile: la società rossoblù ha perfezionato l’operazione Alice Orsini, classe ’99, difensore esterno-centrocampista proveniente dal Pisa.
Ciao Alice, benvenuta alla FC Sassari Torres Femminile. Siamo curiosi di conoscere il tuo cammino calcistico, in particolare come e perché hai deciso di giocare a calcio.
“Ho iniziato a giocare a 9 anni perché mio zio allenava il Porta a Lucca e mi ha chiesto di provare. Con me c’era anche un’altra bambina, tale Alessandra Giorgetti, che tra l’altro incontreremo nella doppia sfida contro la Lucchese in campionato. Dopo diversi giorni di ambientamento mi sono resa conto che mi piaceva giocare e ho continuato con piacere. Grazie a lui ho appreso questa passione per il calcio e ho scelto di proseguire nel Pisa Ovest sino a 12 anni. In seguito è arrivata la prima chiamata di una società femminile, ossia il CastelFranco che successivamente è diventato l’Empoli Leadies, dove tutt’oggi gioca mia sorella Laura. Ad Empoli ho giocato nella categoria Giovanissime dove ho indossato la fascia da capitano e il primo anno abbiamo vinto la Coppa Toscana. Sono rimasta due anni e in seguito ho continuato a giocare a Livorno sia nella categoria Juniores sia in prima squadra. Quel biennio è stato davvero bello e conservo degli ottimi ricordi non solo sportivi ma anche umani: ho trovato tante amicizie e ho vissuto una bella esperienza, soprattutto il secondo anno quando ho avuto la possibilità di giocare anche con le grandi.”
Dunque la tua prima esperienza in prima squadra è stata a Livorno, un percorso che ti ha permesso di ritornare a Pisa sino alla scorsa stagione.
“È vero, dovevo ritornare per difendere i colori della mia città visto che si sono aperte le porte per un’opportunità importante. Anche in questo caso sono rimasta due anni e siamo riuscite ad ottenere la promozione in Serie B già al mio primo anno. L’anno scorso ho giocato tutto il campionato nazionale e per me che avevo solo 18 anni è stata un’esperienza davvero notevole: sono cresciuta molto calcisticamente e ho giocato in giro per l’Italia toccando con mano altre realtà.”
Perché hai scelto l’FC Sassari Torres Femminile?
“Ho lasciato Pisa a malincuore per la Torres, non potevo rinunciare a questa possibilità: è una società plurititolata di cui chiunque parla con rispetto e a cui riconoscono la storicità e il prestigio. Era da tempo che aspettavo un’opportunità così. La dirigenza mi aveva contattata a dicembre ma non potevo lasciare la scuola, il trasferimento è saltato unicamente per questo motivo. Tuttavia, a giugno mi hanno ricontattata e ho accettato subito perché volevo provare un’esperienza fuori di casa. Appena ho ricevuto la seconda chiamata non mi sono tirata indietro.”
Per te è la prima esperienza fuori dalla Toscana. È stato stimolante o un po’ traumatico?
“Stimolante senza dubbio perché è un’esperienza che inevitabilmente ti responsabilizza. Al tempo stesso avevo un po’ di paura perché sapevo che cosa lasciavo ma non che cosa avrei trovato. Fortunatamente il primo impatto è stato davvero positivo perché le compagne di squadra, coloro con cui divido l’appartamento, il presidente Budroni e i dirigenti mi hanno accolta benissimo come se fossi una di casa. Questo rappresenta una specie di eccezione, perché tante mie amiche che si sono trasferite altrove all’inizio mi dicevano che avrei sentito molto il distacco dalla realtà di casa. Ripeto, fortunatamente per me non è stato così e sono davvero felice di questo. Inoltre posso tranquillamente dire che quando mi ha chiamato la Torres Femminile ero talmente entusiasta che non pensavo alle conseguenze di lasciare Pisa: non mi rendevo conto che avrei dovuto lasciare gli amici, i parenti, la mia vita che ho vissuto sino a quel momento. Solo un mese prima di partire e soprattutto all’aeroporto ho realizzato che dovevo lasciare tutto ciò, meno male che mi sono ambientata subito.”
L’anno scorso hai avuto modo di giocare la Serie B in un girone comprendente squadre delle regioni di Liguria, Piemonte e Toscana. Che tipo di campionato è stato a livello qualitativo?
“Parlando in generale il livello era buono, erano soltanto tre le squadre che spiccavano più di tutte: Florentia, Arezzo e Lavagnese erano le più forti.”
Quest’anno la Federazione ha deciso di riformare i campionati con una formula che dovrebbe aiutare a far crescere il movimento, dunque ad aumentare la competizione a livello nazionale. Come valuti questa scelta?
“Secondo me l’hanno fatto perché c’era troppo distacco tra le squadre della B e della C regionale. Hanno adottato una formula giusta che funga da via di mezzo, dunque direi che aiuterà sicuramente il movimento perché il dislivello era evidente.”
Quali sono le tue aspettative in riferimento al torneo che affronteremo?
“Ottenere dei buoni risultati in primis. Spero di integrarmi bene nella squadra e di giocarmi il posto ogni domenica. So che ci sarà concorrenza ma un sano confronto aiuta tutta la squadra a dare sempre il massimo e a migliorarsi. Speriamo di levarci qualche soddisfazione ed ottenere il massimo possibile.”
Siamo curiosi di vederti all’opera ma i tifosi vogliono subito qualche anticipazione: che tipo di calciatrice è Alice Orsini?
“Sono a totale disposizione del mister, anche se devo dire che il ruolo per cui sono qui è quello che preferisco. Sono una giocatrice che dà il massimo agli allenamenti e ci tiene ad essere presente e fare del proprio meglio. Tra le mie peculiarità posso dire di essere una giocatrice dai piedi buoni e mi piace spingere sulla fascia.”
Qual è il tuo ruolo e il numero di maglia?
“Sono un terzino-centrocampista che si metterà a disposizione della squadra e dell’allenatore. Mi trovo meglio a destra e a centrocampo rendo di più come mezz’ala. Come numero di maglia, se sarà possibile, prenderò il 7.”
Caratteristiche innate ma affinate negli anni con il duro lavoro quotidiano. In quest’ottica, c’è qualche mister che ti ha dato qualcosa in più?
“Laura Sonatori, è stata l’allenatrice che ho avuto al Pisa in Serie C e in Serie B nella prima parte di stagione. Mi ha dato tanto a livello tecnico e a livello umano.”
Sappiamo che hai affrontato anche un altro tipo di esperienza importante a livello formativo: il Torneo delle Regioni con la rappresentativa Toscana.
“Ho partecipato due volte al torneo con la selezione under 15, avevo 13 e 14 anni. La prima esperienza è stata a Carrara e la seconda a Milano. Le due esperienza sono state molto positive, il primo anno non siamo andate bene mentre il secondo anno siamo arrivate in finale. In quel gruppo c’erano tante giocatrici forti e alcune di loro stanno giocando anche in società importanti.”
Hai un modello a cui ti ispiri?
“Il mio giocatore preferito è Dybala ma il mio modello è Nainggolan. Per me è fortissimo.”
Quali sono i tuoi obiettivi personali e le ambizioni o i sogni per il futuro?
“Io sono innamorata del calcio, mi piace tanto giocare ma sono consapevole che non potrò vivere dal calcio femminile. Per questo sto pensando alla migliore soluzione possibile per il mio futuro. Ad ogni modo, l’anno prossimo prenderò la decisione se lavorare o iscrivermi all’università.”
Grazie per la disponibilità Alice, in bocca al lupo #conLaTorresNelCuore.
Credit Photo: Pagina Facebook Alice Orsini