Nuova stagione, solite consapevolezze. È una Primavera del ChievoVerona Valpo carica di stimoli quella che si appresta a salpare per la spedizione 2018/19: la compagine clivense, reduce da un finale di campionato in crescendo, cambia veste, ripartendo al contempo dalle solide certezze costruite sul calare della scorsa annata. In primis a mutare è il nome del nocchiere che guiderà la giovane truppa scaligera. Mister Manuel Pignatelli, a cui va il grande plauso di essere riuscito ad amalgamare un gruppo in principio eterogeneo, passa il timone a Veronica Brutti, ex calciatrice e lo scorso anno Responsabile della Scuola Calcio del San Zeno.
È stata la stessa Veronica a svelarci le sue fresche sensazioni agli albori di questa nuova avventura: «Conosco il mondo Valpo da molti anni – spiega il neo tecnico – il direttore sportivo Antonella Formisano oltre ad una compagna di squadra è stata un mio grande idolo d’infanzia, per questo quando mi ha illustrato questa proposta, ci ho messo davvero pochissimo ad accettare l’offerta. Entro a far parte di un ambiente a carattere familiare, ma al contempo estremamente professionale e a questo proposito mi ha colpito che la presidentessa Flora Bonafini, nella recente riunione di inizio stagione, abbia dettato fin da subito delle regole precise a dirigenti e giocatrici della Prima Squadra, un approccio al lavoro che ho molto apprezzato. La stessa presidentessa ha poi evidenziato un concetto come l’attaccamento alle radici, che personalmente ritengo imprescindibile: il nome Chievo testimonia l’ambizione, il suffisso Valpo rimanda alla tradizione. La mia paura è che con l’ingresso delle società professionistiche nel femminile, possa entrarvi anche tutto il ‘brutto’ del calcio maschile, un rischio che qui a Verona è sicuramente scongiurato».
Veronica è passata poi ad analizzare il nuovo incarico affidatole dalla società. Se lo scorso anno il suo compito era relazionarsi con bambini piccoli, quest’anno le sue interlocutrici saranno giocatrici pronte a spiccare il volo in Prima Squadra.: «Il mio ruolo sarà indubbiamente diverso da quello ricoperto in passato da allenatrice si creano dei legami più profondi con le calciatrici ed in generale si riescono a comprendere meglio le dinamiche della squadra. Il mio intento sarà quello di proseguire il buon lavoro iniziato da mister Pignatelli, bravo a plasmare un gruppo nuovo che col tempo è riuscito ad emergere in un campionato ostico come quello Primavera. Anche quest’anno ci confronteremo con un torneo complicato, popolato da squadre temibili come la Fortitudo o l’Hellas, sono certa però che il mio Chievo abbia tutto per provare a puntare alla Fase Finale. Gli allenamenti inizieranno il 21 agosto, ma le ragazze hanno già ricevuto un foglio di pre-preparazione da seguire in questi giorni. Siamo pronti per ripartire».
A stretto contatto con Veronica lavorerà poi Raffaello Bendinelli, storica figura del calcio maschile lugagnaghese che ricoprirà il ruolo di allenatore in seconda.
Queste le sue impressioni: «Amo il calcio a 360 gradi per questo ho deciso di compiere una scelta per me inedita. Mi piace continuare ad imparare, per questo il ChievoVerona Valpo rappresenta una grande opportunità formativa. Quali sono le sostanziali differenze rispetto al Maschile? Cambia chiaramente la fisicità, ma a livello di mentalità, voglia e applicazione molto spesso le femmine hanno un qualcosa in più rispetto ai maschi. Sono certo che la mia squadra abbia tutte le carte in regola per disputare un grande campionato, ma come sempre l’astrattezza del pronostico si dovrà confrontare con la concretezza del campo. Nel calcio come nella vita contano solo i fatti».
Credit Photo: Fimauto Valpolicella