Con riferimento alla decisione assunta dal Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare, pubblicata sul Comunicato Ufficiale n. 74/TFN di oggi 25 Giugno 2018 e relativa al rigetto del ricorso proposto dalla Lega Nazionale Dilettanti contro la delibera del Commissario Straordinario della F.I.G.C. del 3 Maggio 2018 sull’istituzione di una Divisione Calcio Femminile nella Federazione Italiana Giuoco Calcio a decorrere dalla Stagione Sportiva 2018/19, il Presidente della L.N.D. dott. Cosimo Sibilia rende noto che in data odierna è stato inviato preannuncio di reclamo alla Corte Federale di Appello, con richiesta di copia degli atti e con riserva di depositare nei termini previsti i motivi del ricorso.
“Prendiamo atto della decisione di primo grado – dichiara il Presidente della L.N.D. – e andremo avanti fino in fondo per far valere le ragioni della Lega Nazionale Dilettanti e per difendere una linea di principio assolutamente legittima”.
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Ma la logica di questo ricorso qual’è? In altre parole è come se si dicesse che non si vuole che il calcio femminile faccia questo epocale passo avanti uscendo dal dilettantismo ed entrando di diritto nel professionismo. Ma possibile che gli interessi personali in Italia prevalgano sempre sugli interessi di un’intera categoria come quella delle calciatrici che da anni meritano un tale riconoscimento? Troppo tempo si è già perso, speriamo che questi signori escano dalla logica del ritorno personale e si convincano che le scelte giuste vanno appoggiate e supportate anche a discapito dei propri egoistici interessi personali.