Nell’arco di una stagione calcistica può capitare di incorrere in qualche infortunio muscolare, di solito il 92% dei quali è a carico dei 4 gruppi muscolari principali degli arti inferiori: flessori, adduttori, quadricipite e polpacci. La maggior parte di tutti gli infortuni muscolari non sono da contatto e circa il 31% delle lesioni muscolari avvengono nella coscia.
Che cos’è uno strappo muscolare?
Lo strappo muscolare è una lesione strutturale delle fibre del muscolo; la giocatrice sente un dolore istantaneo, improvviso e violento con immediata impotenza funzionale.
Cosa fare nell’immediato?
Il terapista applica immediatamente, e si prosegue per i primi 3 giorni, il protocollo P.R.I.C.E.:
- PROTECTION (protezione) – immobilizzare provvisoriamente la zona interessata.
- REST (riposo) – mettere subito a riposo la gamba.
- ICE (ghiaccio) – applicare subito il ghiaccio per 20 minuti più volte al giorno specialmente nelle successive 4 ore dal trauma.
- COMPRESSION (compressione) – applicare pressione tramite una fasciatura.
- ELEVATION (elevazione) – mantenere la parte infiammata al di sopra del livello del cuore, questo per favorisce il ritorno venoso ed evita ulteriori accumuli di sangue.
Come effettuare diagnosi? L’atleta dovrà effettuare un’ecografia.
Con quale tempistica? Aspettare almeno 72 ore dal trauma o aspettare che la zona interessata si sia sgonfiata.
È fondamentale seguire l’evoluzione dell’infortunio muscolare per monitorare la comparsa di tessuto connettivo e la formazione di cicatrice fibrosa.
Tramite l’ecografia è possibile capire il grado della lesione:
- Grado 1 – lesione con meno del 5% delle fibre coinvolte
- Grado 2 – lesione parziale con più delle 5% delle fibre interessate
- Grado 3 – lesione completa
Nello specifico cosa succede nei giorni successivi al trauma? Che terapie e riabilitazione deve fare l’atleta?
Sarà, ovviamente, lo staff medico a valutare gli esami strumentali ed il decorso e a prevedere un primo periodo di immobilizzazione seguito da terapie fisiche come la TECAR.
Il massoterapista è di supporto, durante i primi giorni, con linfodrenaggio per ridurre e rimuovere l’ematoma e massaggio decontratturante a monte da valle della lesione.
Successivamente il massaggio trasversale profondo sostituisce il linfodrenaggio: esso è molto utile per guidare la formazione delle fibrille della cicatrice e per evitare aderenze insieme a stretching da passivo ad attivo per recuperare del ROM completo.
Inizia poi il graduale recupero attivo della forza.
La domanda finale è sempre la stessa: quanto tempo dovrò stare ferma?
Partendo dal presupposto che la giocatrice dovrà essere monitorata da uno staff medico, di solito i tempi di recupero sono i seguenti:
– Strappo 1 grado: 20-30 giorni
– Strappo 2 grado: 30-45 Giorni
– Strappo 3 grado: oltre 45 giorni
In maniera sintetica abbiamo visto cosa fare, come ci può aiutare il terapista e terapie da attuare e tempistiche da rispettare se ci troviamo di fronte ad un probabile strappo muscolare.
Credit Photo: Florentia Calcio Femminile