Domenica 13 Marzo, nella splendida terra di sardegna è andato di scena lo scontro testa coda tra il Como Calcio Femminile ed il Villacidro del presidente Saiu.
Le ragazze sarde, hanno cercato di giocare a viso aperto l’ ennesima sfida difficile, poiché qualunque sia il tuo avversario, quando scendi in campo con un età media molto molto bassa ( 15 / 16 anni) il primo ostacolo insormontabile è l’ inesperienza, un nemico subdolo e silente che può essere superato soltanto dando tempo al tempo.
Ed il presidente Saiu ha concesso quest’ anno qualcosa che tipicamente i presidenti fanno fatica a concedere, magari schiacciati dalle logiche del risultato: il tempo di maturare a tutte le sue giovanissime calciatrici in erba, nessuna esclusa.
Le giovani sarde, non sono delle comparse, delle riserve di ragazze “continentali”, assolutamente no, nonostante la giovane età scendono in campo titolari, potendo così vivere sulla loro pelle, l’ emozione, le difficoltà, il confronto e tutto quello che vi è in campo ogni maledetta domenica, scendono in campo ottenendo ogni domenica un successo: quello di giocare accrescendo così le proprie abilità calcistiche.
Nella gara contro il Como, a prescindere dal risultato archiviato dalle lariane con un 5 – 0 al primo tempo, il confronto agonistico, è stato serrato fino alla fine, a testimoniarlo il tabellino dell’ incontro con ben 5 cartellini gialli, rigori, corner tutti nella ripresa, a far intendere il giusto spirito con cui le due formazioni si sono affrontate fino alla fine della sfida. La vera vittoria, che ha visto vincere insieme entrambe le compagini, è accaduta al 92’ minuto, quando il direttore, proveniente da Formia, ha decretato la fine delle ostilità.
In un batter d’ occhio si è vista una corsa delle ragazze del Como, capitanate da Laura Fusetti, che hanno voluto regalare un terzo tempo all’ uscita dal campo alle giovanissime avversarie.
A fine partita quindi, come si legge dal comunicato ufficiale del Como 2000 Femminile, dopo un 1 – 7 si è visto un terzo tempo caldamente voluto dalla società insieme a mister Cincotta per premiare l’ impegno delle ragazze locali,anche giovanissime, che dalle parole del presidente sardo forse nella prossima stagione non potranno cimentarsi in campionati regionali per ora inesistenti. Capitan Fusetti e compagne hanno onorato l uscita delle atlete sarde nei migliori dei modi.
Tanto di cappello a Como e Villacidro, in una giornata in cui su alcune cronache un arbitro è stato accusato di frasi offensive verso le atlete del Musiello, ci sembra doveroso segnalare questi gesti che riportano lo sport alla sua vera natura.
Peccato, che al dilagarsi della notizia sul terzo tempo creato in trasferta dal Como femminile, tra i vari commenti sui social si sia letto uno scambio quanto mai ambiguo di una carica ufficiale dell’ Inter Femminile, il vice presidente Antonio Naplone, anche tecnico delle giovanili primavera del sodalizio nerazzurro, che però ha SCRITTO A TITOLO PERSONALE e NON A NOME DEL CLUB DELLA PRESIDENTESSA TAGLIABUE.
In uno scambio, il vicepresidente, dal suo profilo facebook ufficiale, lascia alcune dichiarazioni, tra cui:
“Ma mi sembra strano che il villacidro schieri ragazze di 14 anni perché al massimo se ne può schierare una sola da regolamento!!”
“da regolamento può giocare una sola che ha tra 14 e 16 anni”
“non fare spendere alle società migliaia di euro per andare a giocare in Sardegna per poi vincere le partite 7 a 0”
Con una successione di smentite da parte del club lariano, che ha difeso il club sardo, ricordando per commento del direttore sportivo Cozza il regolamento di Serie B in cosa differisce rispetto a quello di Serie A, su cui Antonio Naplone si è ravveduto e scusato.
Poi una carrellata di commenti duri delle atlete del Villacidro, tra cui quello di Valentina Congia, atleta giovanissima appunto classe 1998:
“ Come prima cosa, mister ( Naplone NDR), dovrebbe sapere che in Sardegna non ci sono possibilità né di iscriversi ad un campionato minore né di avere una vasta scelta di giocatrici in modo da fare una cernita e schierare la domenica l’organico migliore. Sostanzialmente non ci sono ragazze che hanno voglia di giocare a calcio, e mi sembra pessimo esprimere dei giudizi come questi anziché apprezzare il fatto che delle ragazzine tra i 14 e i 18 anni facciano dei sacrifici arrivando da tutta la Sardegna per allenarsi e crescere. Pensa che a noi faccia piacere scendere in campo la domenica e prendere batoste di 5/7 a 0? Oppure fare trasferte che ci costringono a svegliarci alle 4 del mattino per prendere l’aereo, e rincasare a mezzanotte inoltrata e il giorno dopo andare a scuola … facendo spendere molti soldi alla società … Beh le dico che tutto ciò è veramente triste e umiliante, ma noi abbiamo voglia di giocare a calcio e nonostante tutti i sacrifici che questo sport comporta cerchiamo di imparare sia nell’allenamento sia la domenica dalle nostre avversarie, abbiamo voglia di crescere! Per puntualizzare una cosa che ha scritto lei, le faccio sapere che in Sardegna non abbiamo la possibilità di iscriverci ad un campionato minore perché non esiste!”
Il Club sardo, con dichiarazione social di Viviana Carroni, per contro del Presidente Saiu ( pagina ufficiale facebook), puntualizza con questa affermazione:
“Forse il Vice Presidente dell’Inter Femminile non conosce le differenze tra serie A e serie B. Ma sorvolando su questo “dettaglio”, la informo che noi come ASD Football Club Villacidro abbiamo diritto di:
– disputare il campionato di serie B tanto quanto gli altri, a prescindere dai risultati
– fare giocare le atlete che riputiamo più idonee
– fare giocare le nostre atlete come meglio reputiamo
senza che il suo parere sia MAI stato richiesto!!!!!
Concludo dicendo e sperando che questa tristissima parentesi venga chiusa qui, che tutti quelli che si iscrivono al Campionato NAZIONALE di Serie B sono obbligati a onorare il campionato, sostenere gli oneri e a rispettare l’avversario, chiunque sia, anche se si trova nella parte più estrema dell’Italia.
Se era così un grande sacrificio venire a fare il fine settimana in Sardegna, avevate come società la libertà e la facoltà di non iscrivervi e partecipare al campionato come tantissime società hanno deciso di fare. Non credo che nessun medico si sia espresso in merito e prescritto di partecipare al campionato nazionale. Potevate VOI, che siete in Lombardia fare il campionato inter-regionale.
Mi faccia il piacere, non si ridicolizzi ulteriormente parlando di realtà, società, atlete e concetti morale che non conosce! Basta piangere miseria, giochiamo a calcio noi ci siamo iscritti solo per questo!
Cordiali Saluti,
Viviana Carroni”
La redazione di calcio femminile italiano vuole applaudire il Como e il Villacidro per aver regalato un momento di sportività a Fair Play lasciando il risultato nel dimenticatoio e rispolverando i veri valori dello sport, è stato bello vedere un corridoio umano formato dalle maglie azzurre delle ospiti comasche, accogliere in un abbraccio le piccole avversarie,e le sarde applaudire e ringraziare le avversarie, tutte le altre parole, non servono davanti a fatti così belli.
Un applauso al como 2000 che domenica ha dato una lezione di stile e signorilità
a tutto il movimento per il gesto visto pochissime volte sui ns, campi di calcio ragazze che prendono poco o niente ma che si impegnano in uno sport invisibile agli occhi di molti
ho smesso di guardare il calcio maschile da tempo ora nelle partite interne del como 2000 sono sempre presente.