Per lasciare tutto e partite per un paese nuovo a soli 19 anni ci vuole coraggio e determinazione: ne è ben fornita Eleonora Goldoni, attaccante classe 1996 originaria di Ferrara, che l’estate scorsa ha deciso di cambiare vita per seguire un sogno.
Ed è così che Eleonora è sbarcata negli Stati Uniti presso l’East Tennessee State University dove ha sin da subito vestito la maglia delle Bucaneers.
Eleonora, non ti manca l’Italia?
Come potrei rispondere di no a questa prima domanda?! Certo, mi mancano l’Italia, la famiglia, il fidanzato, il cibo, il bel paese anche se penso sia tutto normale. Alla fine è la mia prima esperienza all’estero restando lontano da casa per così tanto tempo. Però qui mi trovo benissimo, adoro la mia squadra. Siamo ben 15 giocatrici internazionali su 24 toccando 8 diverse nazioni Europee. Questo è stato un aspetto decisamente agevolante e devo dire che abbiamo creato una vera e propria famiglia, siamo molto legate ed unite. Passando molto tempo insieme è come se ci conoscessimo da una vita. Stiamo vivendo tutte la medesima esperienza, in questo modo riusciamo a capirci e ad aiutarci in qualsiasi situazione.
A cosa è dovuta la scelta di partire per gli Stati Uniti? Calcio o studio?
La scelta di partire è stato l’aprire il cassetto di un sogno chiuso da troppo tempo. Sin da bambina ho sempre ripetuto ai miei genitori che mi sarebbe piaciuto andare a giocare all’estero, in buona parte anche per coltivare la passione delle lingue straniere. Ho deciso di buttarmi in questa avventura per scoprire cosa mi avrebbe riservato il futuro, consapevole che se avessi rifiutato me ne sarei pentita per tutta la vita.
Sei andata nello Stato tempio per chi pratica questo sport, è proprio un altro mondo? Quali sono le principali differenza?
Si, devo dire che è un mondo completamente diverso. Il tutto parte dal sistema scolastico che alimenta la formazione, non solo educativa ma anche sportiva, di ogni singolo studente. Squadre di ogni sport sono presenti anche nelle scuole di 1° o 2° grado e, nelle università in particolare, viene data enorme importanza allo sport. Le partite sono sempre trasmesse in tv o diretta streaming e gli stadi sono sempre pieni di persone con tanta passione. Gli studenti-atleti sono ben visti anche dai professori. Lo stato finanzia le università in modo tale che possano offrire borse di studio e agevolazioni ai ragazzi che praticano sport.
Raccontaci una tua giornata tipo…
Qui le giornate passano in un batter d’occhio per le numerose attività che contraddistinguono le nostre giornate. Solitamente mi sveglio verso le 6.30, un’ora prima della scuola vado a fare fisioterapia, poi al lunedì, mercoledì e venerdì, dopo la fisioterapia e sempre prima della scuola, abbiamo un’ora di palestra. Dopo di che si va a lezione dalle 8.30 alle 12.30 circa (a seconda degli orari delle classi che differiscono da persona a persona). Quasi ogni pomeriggio è caratterizzato da allenamento e studio mentre nel weekend ci sono partite o tornei. Senza togliere le uscite con gli amici quando è possibile.
Cosa ti aspetti maggiormente da quest’esperienza?
Da questa esperienza mi aspetto di migliorare la mia condizione fisica e le mie prestazioni in campo, data la cura che hanno nella definizione muscolare e nel mantenimento del giusto peso. Inoltre mi aspetto di terminare gli studi universitari con laurea in Nutrizionismo e dietistica, ultimamente diventato un grande interesse ed una passione.
Segui ancora la tua ex squadra New Team Ferrara?
Certo, seguo ancora le ragazze. Leggo i post e gli articoli ogni domenica e sento le mie ex compagne per messaggio o videochiamata. Hanno rappresentato un tassello importante della mia vita.
E la Nazionale Under 23? Ci speri?
Per quanto riguarda la nazionale come fare a non sperarci? Ovviamente è difficile per gli staff lavorare su giocatrici che non sono presenti tutto l’anno per eventuali raduni. Aspetto e spero di essere convocata per partite ufficiali o durante i periodi in cui sarò a casa.
Programmi personali e calcistici a breve scadenza?
Progetti a breve scadenza non ne ho molti se non quello di rimanere a giocare in una squadra semi-professionistica o professionistica l’estate prossima e migliorare i risultati dei test fisici sempre di più. Spero inoltre di poter essere convocata con l’U23 a Maggio per la probabile amichevole contro la nazionale americana (del cui staff fa parte pure il mio coach) e chissà, magari avere la possibilità di debuttare in maggiore un giorno.
La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Eleonora Goldoni per averci concesso tale intervista e le auguriamo i migliori successi per il futuro.