L’ultima giornata di Serie A femminile, ha visto l’avvincente sfida tra la Lazio e l’Inter: terminata 4 a 4. Attraverso i dati della “Panini Digital” vogliamo fornirvi le statistiche del match che hanno prodotto le due squadre.
Al ”Mirko Fersini” di Formello, le padrone di casa di Gianluca Grassadonia offrono un 3-5-2 speculare al collega Piovani, ma più alto di valori a livello di IVS: 52% contro un 48%, sarà il valore conclusivo ai tre fischi di Giuseppe Manzo.
Un equilibrio che poi rispecchierà il 4 a 4 finale, La Lazio conterà ben 623 palle giocate pari al 57% del intera gara, contro le 463 dell’ Inter (il 43%) che hanno prodotto una superiorità nella qualità del gioco. Sono infatti 426 i passaggi riusciti, contro i 264 delle nero azzurre, che nel corso della super sfida hanno caratterizzato una percentuale di giocate utili più efficienti con una supremazia territoriale pari al doppio delle avversarie.
L’atteggiamento in fase difensiva è stata migliore quello della Lazio, sebbene di poco, pari a 60.9% contro il 53.4 % di recupero palle effettive, con una buona difesa della porta, mentre il numero di palloni recuperati temporaneamente si può delineare alla pari (25.9 contro 29.2).
Nella fase offensiva le ragazze di Piovani hanno giocato molto sul palla lunga a scavalcare il centro campo, per il 24.7% (contro il solo 12.1% delle padrone di casa) e con 19 passaggi utili su 44. Ma ciò che si è evidenziato è l’iniziativa personale delle giocatrici, che hanno prodotto pericolosità in attacco andando a segnare (quasi ad ogni sviluppo) una rete. Sono 18 i tiri nello specchio della porta nero azzurra, contro gli 11, ma le occasioni migliori restano alle ospiti: 10 contro 4. Ciò vuol dire che le 4 reti della Lazio, della super bomber di giornata Martina Piemonte, segnano la forza di volontà a non concedere nulla all’Inter.
Nei flussi di gioco delle Laziali si evince che Connolly è tra le più dinamiche a coordinare le ripartenze: con i suoi 67 passaggi riusciti (pari al 83% di tutta la gara) con la collega D’Auria (i 54tocci andati a buon fine). Sul lato opposto troviamo Runnarsdottier a coordinare il flusso, con 33 lanci per le ripartenze, con la dinamica Ivana Andres a riprendere palla (le 34 pari al 67% del gioco) per un “dai e vai” che resta sempre molto bloccato nella mediana di campo.
La 18 bianco celeste, come detto porta a casa pallone e risultato, con 5 tiri e 4 reti per uno score di gara di altissimo livello, seguita da Le Bihan con 4 e D’Auria 3. Di contro Merlo chiude a 3 tiri verso le specchio di porta laziale, con Bugeia a 2 ed Magull-Cisiszar e Andres a 1.
In conclusione una Lazio che nei 97’ gioca senza paura con grinta e determinazione, sopra tutto nei 11 minuti finali (compresi i 3 di recupero), poteva anche vincere se il match fosse durato 5 minuti in più.