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Il netto 6 a 0 inferto dalla Juventus Women al Milan ha riportato la squadra a 7 lunghezze di distanza dall’Inter e a dieci dalla Roma, cacciando anche quelle che erano le voci di una presunta “crisi” dopo la partenza di Arianna Caruso alla volta del Bayern Monaco. La partita di sacrificio in fase offensiva e di compattezza in quella difensiva non sarebbe stata possibile senza una bella prestazione di tutta la squadra che, dopo aver sofferto un po’ i primi dieci minuti, si è imposta senza lasciare margini di manovra alle avversarie.

Al termine della gara, il tecnico della Juventus ha commentato quanto dimostrato dalle ragazze contro una squadra che arrivava da imbattuta e con tutte le carte in regola per poter impensierire la capolista. In apertura di conferenza, Mister Canzi ha nuovamente citato il match contro il Napoli, fruttato appena un punto pur avendo creato molto, per aggiungere quanto, per chi lavora nel calcio, sia importante la prestazione, al di là di quello che sarà il risultato finale: «Era importante tornare alla vittoria. Arrivavamo da un periodo non ottimale dove avevamo raccolto poco, soprattutto nell’ultima partita, dove avevamo fatto prestazione senza raccogliere, e le partite vanno sempre analizzate per la prestazione e non per il risultato: i tifosi guardano solo il risultato mentre noi, che facciamo questo di mestiere, dobbiamo essere equilibrati, e insisto col dire che la settimana scorsa abbiamo fatto prestazione senza fare risultato. Oggi, a mio avviso, abbiamo fatto una prestazione abbastanza simile, ma abbiamo concretizzato tanto contro una squadra che arrivava da un periodo ottimo, una squadra verso cui nutriamo grandissimo rispetto.»

Il tecnico si è poi complimentato con Cristiana Girelli, MVP della Juventus Women e dell’intera gara. L’attaccante numero 10 è in uno stato di forma straripante ed è saldamente in testa alla classifica delle marcatrici di Serie A. Con la sua prima tripletta in stagione, ha toccato quota 13 gol: «Cristiana è in un periodo strepitoso: è una ragazza importantissima sia per il nostro gruppo sia per l’aspetto tecnico e caratteriale; è una leader di questo gruppo e oggi sono particolarmente contento che stia facendo così bene.»

L’allenatore ha poi rimarcato che la strada verso la fine è ancora molto lunga e che ogni scontro diretto potrebbe diventare insidioso, perché chiunque potrebbe avere un calo e, quindi, regalare punti alle avversarie. Con un pizzico di scaramanzia, ha fatto riferimento al secondo fronte aperto della Juventus Women, ovvero la Coppa Italia, un altro obiettivo per cui spera di lottare fino in fondo, pur pensando a ogni singola partita: «Mancano ancora otto partite, è ancora lunghissima e noi pensiamo a noi, pensiamo partita per partita, anche perché inevitabilmente, su otto partite, ci saranno dei momenti di difficoltà, li avremo noi e li avranno gli altri, e quindi dovremo essere equilibrati. Abbiamo ancora otto partite più, ci auguriamo, tre, se saremo bravi.»

A chiudere la conferenza, Canzi ha affermato che un lato che apprezza particolarmente della sua squadra è quello di «Non perdere la testa nei momenti di difficoltà. Queste ragazze hanno dimostrato che remano tutte nella stessa direzione. Credo che la compattezza di questo gruppo, che si nota da tante cose, anche fuori dal campo, sia una delle cose che mi rende più orgoglioso, e credo che questa cosa possa portare più risultati rispetto a quelli di un gruppo “normale”.» 

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.