Secondo KO consecutivo per le ragazze lariane, superate così in classifica dal Milan che, piazzandosi al quinto posto, vede la “poule scudetto”; ma i giochi non si sono chiusi e tutto è ancora possibile nella prossima e ultima giornata della regular season dove il Como affronterà il Napoli in trasferta mentre le rossonere ospiteranno la capolista Juventus… e visto che ultimamente non sono mancati, di sicuro succederà qualche altro colpo di scena a rendere il tutto più appassionante.
Ogni tanto c’è qualche ospitata importante in tribuna e anche questa volta è stato così: tra gli spalti si registrava la presenza della simpaticissima Ilaria Limelli, conosciuta ai più come l’influencer del pallone: la sua specialità è trasformare il calcio in storie digitali e, sicuramente, anche allo stadio Ferruccio avrà digitalizzato tutto ciò che le è capitato sottomano, sottoscritto compreso. A pochi minuti dall’inizio della partita, la Limelli ha ricevuto in dono una maglia che ha subito indossato per una foto in campo, e, a fine gara, si è recata allo stadio Meazza per assistere al derby serale Milan-Inter. E’ stata, comunque, una presenza molto gradita da chi la segue assiduamente su tutti i social.
E arriviamo così alle 15: la partita comincia con le padroni di casa subito pericolose e vogliose di far bene. Tra i pali è presente la giovane Roberta Aprile arrivata in prestito dalla Juventus dopo essere rientrata dalla Sampdoria, e che si è resa protagonista di una buona prestazione.
Nonostante le buone intenzioni, è la Lazio, un po’ a sorpresa, a passare in vantaggio dopo sette minuti di gioco: un goal a freddo che avrebbe tagliato le gambe a chiunque tranne alle nostre, coraggiose, eroine che hanno continuato a lottare su ogni pallone, cercando la rete per continuare a inseguire quel sogno che, fino a poche settimane fa, avevano saldamente in mano. E anche dagli spalti l’incitamento non è mai venuto meno, neanche al ventesimo minuto dopo che la laziale Simonetti aveva insaccato la rete dello 0-2 per le ospiti. Il calcio è così: ti apri un po’ di più, ti allarghi e vieni punito.
La ripresa vede le lariane molto più determinate rispetto alla prima frazione di gioco, con le aquilotte biancocelesti che, per buona parte del secondo tempo, faticano a superare la metà campo.
Intorno alla mezz’ora, la gara si sarebbe potuta riequilibrare un po’, se non fosse che il goal della bandiera è stato annullato per fuorigioco. Le ragazze di mister Sottili non mollano la presa e continuano a crederci anche quando ormai tutto poteva sembrare perduto.
Sul finale un’ingenuità dell’estremo difensore laziale costa un cartellino rosso alla stessa Cetinja che lascia così le compagne in inferiorità numerica. Dal calcio di punizione che ne consegue, la comasca Kramzar realizza, con una esecuzione magistrale, la rete dell’1-2. Purtroppo, però, non c’è più tempo e la Lazio mette in saccoccia tre importanti punti per restare il più lontano possibile dalla zona rossa della retrocessione.
A fine gara solo applausi e abbracci alle nostre ragazze che hanno combattuto come delle guerriere, undici Amazzoni per la precisione. E, a proposito di abbracci e saluti, non potevano certo mancare quelli alle ex Kajan Zsanett, Melania Martinovic e Martina Zanoli che si sono soffermate con noi tifosi a ridere, scherzare e ricordare i passati anni. Anche se Kajan non capiva la lingua, ma comunque si è divertita.
All’esterno dell’impianto sportivo, ci si è radunati tutti insieme ad attendere l’uscita di Eleonora Goldoni, la più fotografata (bella come una modella, vorrei ben vedere!) e soprattutto per applaudire Martina Piemonte, rientrata in Italia dopo una breve parentesi all’Everton, in Inghilterra. L’attaccante laziale si è concessa volentieri per foto, autografi e tante strette di mano e ha sorriso felicissima a vedere molti dei suoi tifosi di quando giocava nel Milan.
Si può concludere affermando che i tifosi sono stati molto soddisfatti e non hanno smesso un attimo di incitare le ragazze prima ed elogiare dopo la gara: come vada a finire, sarà comunque un successo rispetto alle passate stagioni dove si combatteva sempre per non finire invischiati nel vortice retrocessione; finora il campionato ha reso le ragazze più consapevoli della loro forza e anche dei loro limiti. Ne faranno tesoro.
Natanaele Rullo