Si parla spesso di “buon gioco di squadra”, ma spesso si riferisce soprattutto alla performance tattica e sportiva. Vedo molte squadre che giocano bene, ma che non si divertono. Giocano, ma non giocano.
E quanto è legato il concetto di concetto di gioco all’idea di stare bene e divertirsi?
Secondo me, da allenatore mentale, moltissimo. Forse è proprio questo che distingue un gioco da tutte le altre attività: l’elemento ludico e il benessere che genera in chi ne è coinvolto, partecipante e osservatore. Per questo il mio consiglio, per migliorare il gioco di squadra, è di alimentare l’elemento ludico, in campo e fuori campo, il più possibile.
Ogni allenatore professionista, dovrebbe chiedere alle proprie ragazze “Quanto vi siete divertite?” alla fine di ogni allenamento e alla fine di ogni partita, e tenere traccia del livello di divertimento di squadra. Un indicatore apparentemente stupido, ma da non sottovalutare nei suoi effetti, soprattutto nel medio e lungo termine.
Ci basti pensare ai momenti in cui una squadra ha la sensazione di sconfitta: diventa seria, disorientata, apparentemente concentrata, ma smarrita. Perde la dimensione del gioco e del divertimento. La domanda è “Smettiamo di divertirci perché stiamo perdendo, o perdiamo perché smettiamo di divertirci?”. Forse non serve una risposta certa, ma basta avere la sensazione che un aspetto influenza l’altro e viceversa.
Per questo, il mio invito, è a riscoprire il gioco nel gioco.
Saluti Sportivi.
Piercarlo Romeo
Master Trainer & Coach FYM – Formazione in Azione
www.fym.it