Nelle settimane scorse  è andato in scena, in Vietnam, il Mondiale di Teqball, disciplina giocata su un tavolo curvo alle estremità, con un pallone da calcio.
A rappresentare l’Italia Eleonora Cunsolo e Mara D’Alessandro, da sempre legate al calcio, che circa un anno fa hanno iniziato a pensare seriamente di trasformare una passione in qualcosa di più serio.
Il teqball, nato in Ungheria nel 2014, in pochi anni si è sviluppato in numerosi Paesi europei ed extraeuropei, prevede match di singolo e doppio maschile e femminile oltre a quello misto. Durante l’anno si svolgono tornei internazionali organizzati dalla FITEQ (Federation Internationale de Teqball) utili per stilare un vero e proprio ranking mondiale, che determina la suddivisione nei gruppi di competizione.
Eleonora e Mara prima del Mondiale hanno partecipato a due tornei internazionali: uno in Portogallo, a Santarém, e uno in Spagna, a Malaga. Proprio a Malaga che, con grande emozione, le due compagne di squadra strappano un ottimo terzo posto conquistando la prima medaglia con il club ‘Teqball Ulivi Village Roma’.

Abbiamo raggiunto Eleonora Cunsolo, che ha cominciato a giocare giovanissima nella Totti Soccer School per esordire poi in C a 14 prima di passare alla Lazio, che militava in Serie A, Res Roma in A2 e A, oltre a giocare con le magli di Bari e a Cuneo, mentre nella stagione 2018-2019 e 2019-2020 con quella della Roma. La calciatrice collezione, nel frattempo, anche presenze con le nazionali Under 17 e 19 oltre qualche chiamata per i raduni dell’Under 23 dell’Italia. Poi causa infortuni lo stop forzato che però non l’ha mai allontanata del tutto dal calcio.

Sulle emozioni provate in questo periodo grazie al Teqball Eleonora Cunsolo ci ha confessato:
“La FIGEST (Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali), è la Federazione Italiana che ha abbracciato il Teqball e che ci ha dato permesso di partecipare ai Mondiali di Ho Chi Minh contribuendo ad una buona spesa del viaggio e ci ha supportati dandoci la possibilità di allenarci al Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti”.
L’atleta classe ’96 poi aggiunge:
“L’evento ha visto la partecipazione di 56 nazioni, con oltre 200 atleti. È stato organizzato nel cuore della città, al centro di in una delle strade principali. I campi erano circondati da passanti e spettatori incuriositi che si fermavano a guardare le partite. È stato davvero emozionante. La nostra squadra ha avuto anche l’opportunità di sfidare i campioni mondiali in carica, i thailandesi, nel doppio maschile e nel misto, e una coppia brasiliana femminile che è arrivata terza”.

Sull’esperienza Eleonora ricorda:
“Per me, Ho Chi Minh è stata un’esperienza unica. È stato il mio primo grande evento, e lo stesso vale per Nicola Carlini, mio compagno di misto, e per Tommaso Pedalino, atleta del singolo maschile. Arovetto Lombardi, compagno di Nicola nel doppio maschile, e Mara, atleta del singolo femminile e mia compagna nel doppio femminile, avevano già partecipato in una competizione Mondiale”.
Sulla crescita della disciplina, invece, l’ex calciatrice originaria di Ostia ci confida:
“La diffusione in Italia di questo sport è in continua crescita, c’è ancora tanto lavoro da svolgere, ma la voglia di crescere e di partecipare a questi eventi è davvero tanta. Siamo determinati a coinvolgere quante più persone possibile in questo sport, perché regala emozioni incredibili che, ad oggi, non riesco a fare a meno di vivere”.
In particolare sul movimenti in Italia l’atleta aggiunge:
“Ad oggi, i principali club di teqball in Italia attivi nel partecipare alle competizioni internazionali sono: a Roma, dove ci sono diverse realtà attive: Ulivi Village Roma, la SS Lazio Teqball, che, grazie al contributo di Giovanni Ieradi, sta avvicinando molti giovani a questo sport, FlaminiaSette, sta sviluppando un numero sempre crescente di progetti legati alla promozione e alla pratica del teqball in combinazione con la tecnica calcistica. Fuori dalla capitale, la realtà sportiva più storica e senz’altro ricca di giovani promesse è il Teqball-Napoli, fondato da Pasquale Errico, il quale sta facendo un lavoro attivo di promozione e sensibilizzazione del teqball nella capitale del Calcio. Questo sport è amato e molto conosciuto anche a Rimini, Cesenatico dove i tornei in spiaggia si ripetono di stabilimento in stabilimento sul litorale nel periodo estivo”.

La chiusura è sull’amore per la disciplina:
“Il teqball è uno sport che una volta che lo provi, è difficile farne a meno. Stiamo facendo tanti sforzi per poterci allenarci insieme, nelle diverse realtà sportive italiane, il più possibile, con l’obiettivo di alzare il livello della competizione a livello nazionale.
La voglia di crescere e di partecipare a questi eventi è davvero tanta. Siamo determinati a coinvolgere quante più persone possibile in questo sport, perché regala emozioni incredibili che, ad oggi, non riesco a fare a meno di vivere”.
Ringraziamenti, poi, per la sua compagna d’avventura Mara D’Alessandro:
“Se sono riuscita a realizzare questo sogno, lo devo sicuramente a Mara. Oltre ad essere un’atleta straordinaria, sta dedicando tantissimo del suo tempo e della sua energia alla crescita di questo sport. Se non fosse stato per il suo impegno, la sua passione e la sua visione, molte delle opportunità che ho avuto non sarebbero mai diventate realtà”.

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