Non è bastato il goal iniziale di Kerr per portare a casa un altro risultato utile: Girelli
e compagne hanno ribaltato il risultato e ipotecato la vittoria già nel primo tempo,
conclusosi poi con il risultato di 1-3 per le bianconere che, nella ripresa, hanno
trovato la quarta marcatura solo a venti minuti dalla fine.
Eppure le Como Women’s non hanno affatto demeritato, mettendo spesso in
difficoltà la retroguardia bianconera e sfiorando a più riprese una rete che avrebbe
potuto indirizzare il match su un altro risultato. Ma tra il dire è il fare c’è di mezzo
una Juventus veramente cinica e spietata che ha sfruttato ogni minimo errore delle
padroni di casa e ha così potuto mettere in saccoccia una vittoria che la mantiene
saldamente al comando della classifica. Classifica che, in ogni caso, non è
compromessa per il Como sempre agganciato al quinto posto e in zona “poule
scudetto”.
La giornata di festa è comunque cominciata fuori dallo stadio “Ferruccio”, dove,
molto prima della gara, si sono radunati piccolissimi gruppetti di tifosi che, sfidando
il freddo sempre più pungente, attendevano con ansia l’arrivo del pullman della
Juventus (anche io!); tra tutti una comitiva composta da quattro ragazzi è balzata
subito all’occhio: venivano da Roma, ma solo una ragazza del loro gruppo era
tifosa delle bianconere. Gli altri amici avevano solo deciso di accompagnarla e
guardare la partita insieme a lei.
Simpaticissimo il ragazzo proveniente dall’altra parte del lago, (Lecco), che teneva
in bella vista un cartellone raffigurante l’immagine di Alisha Lehmann e con la
scritta in inglese “CAN I TAKE A PHOTO WHITH YOU?” Mi ha raccontato di come
sia venuto allo stadio per vedere le bianconere e realizzare il suo desiderio di fare
una foto con la calciatrice svizzera. All’arrivo del pullman bianconero, la Lehmann è
stata la quarta a scendere e, accortasi del ragazzo, non ha esitato un attimo a
regalargli lo scatto tanto desiderato. Questo è il bello del calcio.
Alla fine della partita, in serata, ci si è trattenuti tutti insieme, comaschi e Juventini,
a ridere e scherzare e scattare e scattarci a vicenda le foto con le calciatrici dell’una
e dell’altra squadra sempre molto disponibili e gentili con i loro tifosi e amici.
Nota personale:
Gli spalti erano gremiti di tifosi in festa, anche se, purtroppo, non sono mancati
alcuni episodi spiacevoli che hanno portato all’allontanamento di alcuni supporter:
insulti e provocazioni volavano da una parte all’altra e ciò non è un bene per il
calcio femminile. Non vorrei che i troppi tifosi, sempre più presenti alle partite della
Serie A Women, portassero negli stadi delle ragazze qualche “testa calda” magari
abituato a far cagnara negli impianti della serie A maschile! Esagerate anche le
offese all’arbitro che, poveretto, non aveva a disposizione il Var, per aiutarlo nelle
decisioni arbitrali, come nel massimo campionato: lo avesse avuto, sicuramente
sarebbe stato offeso lo stesso. E’ una partita di calcio, non si rischia mica la vita, si
vince e si perde: non possiamo permettere di rovinare anche il calcio femminile!
Lasciate che le ragazze si divertano!
Natanaele Rullo