La trasferta di Bergamo è durata solo 45 minuti perché il direttore di gara ha subito un infortunio che non gli ha permesso di continuare a dirigere la partita. Gli assistenti presenti non erano poi abilitati all’arbitraggio, per cui non si è potuto proseguire. Il Cesena dovrà quindi tornare prossimamente a giocare i secondi 45 minuti contro l’Orobica.
Parlando di campo le due squadre hanno provato ad imporsi senza però riuscire ad affondare il colpo.
Il Cavalluccio è sembrato più vivo nella seconda parte del primo tempo, dove con Tironi ha avuto due buone occasioni per passare in vantaggio.
Si torna a giocare in casa domenica 8 dicembre, dopo la sosta nazionali, contro il Pavia.
CRONACA
Primo tempo
7’ pt – Tengattini servita da De Vecchis controlla in area e prova il tiro, ma Lamti si oppone con il corpo e l’azione sfuma
18’ pt – Dopo un calcio d’angolo Belloli ributta la sfera in area per Groff che di prima tocca corto per l’inserimento di Lamti, ma il passaggio non è preciso e Fabiano esce e blocca il pallone
21’ pt – Tengattini in volata verso la porta, cerca la rete ma il pallone finisce di poco fuori
26’ pt – Petrova dal fondo per Tironi che da posizione angolata cerca la porta: Fabiano chiude ma è Risina ad allontanare e a salvare il risultato
29’ pt – Tiro di Belloli deviato in angolo, batte Tironi per la testa di Groff ma un’altra deviazione fa uscire il pallone. Di nuovo dal corner, questa volta ci arriva Petrova ma il tiro è impreciso e finisce fuori
48’ pt – Fabiano dice di no al tiro in area di Tironi, il pallone arriva a Petrova e poi Testa S., ma è brava Risini ad allontanare
Orobica: Fabiano, Frecchiami, Donda, Salvi, De Vecchis, Risina, Tengattini, Piazza, Cattuzzo, Peddio, Marchiori. A disp: De Marchi, Cavicchia, Troiano, Mariani, Atobrah, Aceti. All: Marini.
Cesena: Belli, Testa E, Groff, Vergani, Casadei, Belloli, Lamti, Testa S, Harvey, Tironi, Petrova. A disp: Serafino, Mak, Trevisan, D’Elia, Milan, De Sanctis, Jansen, Calegari, Di Luzio. All: Conte.
Arbitro: Andrea Mazzer di Conegliano
Assistenti: Angelo Macchia di Moliterno e Eleonora Negro di Roma 1