Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Cristiana Girelli è stata intervistata nel post-partita contro il Milan: la numero 10 bianconera è andata a segno in un giorno speciale per il Club, vale a dire il cinquantesimo compleanno di una bandiera come Alessandro Del Piero, anche lui un “numero 10”. Autrice di una prestazione imperiale e della seconda partita consecutiva con una rete a suo nome, Girelli ha anche confezionato l’assist per Arianna Caruso e disputato un match di livello altissimo, mettendo a disposizione la sua esperienza per trascinare la squadra alla vittoria. Dovesse scegliere tra il goal segnato e l’assist, sarebbe molto indecisa: “Mi sono piaciuti tutti e due, soprattutto per il loro significato. Il colpo di testa è quello che ha sbloccato la partita, e sono anche contenta per aver fatto l’assist ad Arianna (Caruso). Ho dimenticato la linguaccia, ma credo che Alex mi perdonerà sicuramente. Prima della partita, ho pensato che un giorno come questo avrebbe potuto portarmi fortuna, e sono contenta di aver segnato proprio in questo giorno”.

La calciatrice bianconera ha inoltre ribadito che la squadra pensa a un impegno alla volta, e che quanto fatto dalle dirette inseguitrici in quest’ultima giornata del girone d’andata è qualcosa che non ha inciso sul loro ottimo approccio alla gara, frutto di un lavoro costante e di una grande concentrazione: “In questo momento, la classifica conta veramente poco. Abbiamo ancora tantissime partite e tantissimi scontri diretti da giocare. Ci fa piacere, ma è solo il risultato di un lavoro che stiamo facendo settimanalmente e poi il giorno della partita. Quello che ci chiede il mister è di pensare a partita dopo partita. Un orecchio oggi è andato anche a Roma, ma sapevamo di dover fare la nostra partita, e siamo entrate in campo con determinazione. Dobbiamo continuare così, è importante non avere cali di concentrazione”.

Nello scorso campionato, le rossonere hanno dato parecchio filo da torcere alla Juventus, che ha vinto di misura sia all’andata sia al ritorno, mentre dal match di ieri è emerso un risultato netto con un divario tra le due squadre abbastanza marcato anche nella mentalità: “L’anno scorso contro il Milan non ci sono mai state partite facili, oggi sarebbe potuta finire anche con un divario un po’ più netto, però siamo contente. Quando fai una buona performance, quasi sicuramente il risultato arriva, e oggi è stato così. Dall’inizio la partita ha preso una certa strada, ma perché siamo state brave noi”.

Nonostante la squadra non abbia ancora pensato concretamente al prossimo match in quanto a tattica e strategie, è già chiaro che l’approccio con cui affronteranno le inglesi dell’Arsenal nell’impegno di Champions sarà di fondamentale importanza per il loro futuro nella competizione: “Oggi sapevamo che vincere avrebbe dato uno spirito diverso, perché ci avrebbe portato a essere più serene. Quella con l’Arsenal è una partita difficile, lo dice già il loro nome, però dobbiamo semplicemente giocare come stiamo facendo. Andiamo ad affrontare una squadra che ha un’intensità alta, però credo e sono sicura che il mister abbia preparato delle strategie per portare a casa dei punti”.

Oltre all’approccio mentale e alla bravura delle ragazze nel mantenere la concentrazione, anche il gruppo che si è formato è un fattore che sta permettendo alla squadra di crescere giorno dopo giorno e di avere continuità: “Quando indossi questa maglia, hai un solo obiettivo: vincere. Da fuori si vede soltanto la partita sul campo, ma è solo la conseguenza di come siamo durante la settimana: stiamo bene tra di noi, lavoriamo tanto in preparazione, perché abbiamo un modo di giocare che richiede intensità, ma ci divertiamo anche. Questo è anche il segreto, stiamo bene insieme”.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.

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